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Auto, Marchionne: il 2010 ancora difficile per l'Italia

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Le vendite ripartiranno dal 2011. A Pomigliano Fiat investe 700 milioni e taglia 500 dipendenti

Michela Ravalico
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A Roma si è aperto oggi il confronto tra governo e sindacati sullo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco. Nelle stesse ore l'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne parlava da New York. Un discorso importante, davanti alla selezionata platea dell'Automotive Forum 2010, che si svolge per l'occasione al Marriott Hotel. Un comizio in territorio amico che non ha impedito che fuori dall'hotel si riunisse un gruppo di contestatori, guidati dalla terribile Christina Catalano, una donna che accusa Marchionne di essere l'omicida involontario di sua madre. La madre di Catalano avrebbe perso la vita a causa di un difetto in un veicolo Chrysler uscito dalle fabbriche del gruppo americano dopo che Marchionne aveva già preso il controllo dell'azienda, unendola a Fiat. Il discorso di Marchionne - In termini di vendite di auto "l'anno brutto per Europa e Italia sarà quest'anno. Il mercato americano si è ripulito in maniera seria, è completamente in vantaggio sull'Italia, dove la ripresa si inizierà a vedere nel 2011" ha spiegato l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne. A chi gli chiedeva cosa chiederebbe al governo per una vera ripresa: "L'unica cosa che dovrebbero fare è indirizzare la politica industriale, decidere quali settori sviluppare. Sono scelte che non posso fare per loro: è il ruolo del governo, io faccio il metalmeccanico".  La contestazione - Pochi istanti dopo aver preso la parola a New York durante un incontro organizzato da Global Insight, Marchionne è stato interrotto dalle proteste di 6 persone entrate in sala con una tuta bianca, sulla quale c'era scritto Fiat-Chrysler, crash dummy, con chiaro riferimento ai manichini utilizzati per i crash test delle auto. I 6 sono stati immediatamente allontanati e fuori dalla sala hanno distribuito dei volantini di avvertimenti per i potenziali acquirenti di Fiat-Chrysler. Nel volantino c'è scritto: "Acquirenti di auto Fiat Chrysler fate attenzione. Danni nascosti su auto nuove? Pensate di acquistare una vettura nuova quest'anno? State attenti a possibili danni nascosti causati dalla scelte di trasportatori di auto con meno esperienze e che fanno utilizzo di guidatori con attrezzature sotto gli standard. Se non trasportate correttamente, le auto nuove possono nascondere danni agli pneumatici e ad altri componenti. E questo può aver effetto sulla sicurezza. I contribuenti americani hanno salvato Fiat/Chrysler con 14 miliardi di dollari. Chrysler ha preso i soldi e ora sta distruggendo posti di lavoro americani". Fuori dalla sala del convegno a distribuire volantini era presente anche Christina Catalano, la cui madre è morta in un incidente stradale a bordo di una Chrysler.  ECCO IL VIDEO (SOLO IN INGLESE) Il tavolo al governo su Pomigliano -  È cominciata la riunione tra il ministero dello Sviluppo Economico sullo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco. Alla riunione partecipano, per il Lingotto, il responsabile delle relazioni industriali del Gruppo, Paolo Rebaudengo, il responsabile delle relazioni industriali Fiat Auto, Giorgio Giva, ed il responsabile per le relazioni istituzionali, Ernesto Auci. Per i sindacati dei metalmeccanici sono presenti i coordinatori nazionali delle tre sigle principali, Fiom, Fim e Uilm e pure Ugl. Presenti inoltre per il Ministero dello Sviluppo Economico il direttore generale Andrea Bianchi e il responsabile dell'unità per la gestione delle imprese in crisi, Gianpietro Castano. La Fiat conferma che per la ristrutturazione dello stabilimento di Pomigliano è pronta ad investire 700 milioni  di euro.  Da New York, del resto, Marchionne, ha detto che la società dispone di più 5 miliardi di dollari in contanti e che si appresta ad investire 500 milioni entro il 2015 nella sua rete di concessionari.  Esuberi in Fiat: 500 a Pomigliano - Per lo stabilimento campano di Fiat  sono previsti anche 500 dipendenti in mobilità verso la pensione. L'impianto  è destinato alla produzione di 270 mila Panda, che attualmente vengono prodotte in Polonia, a Tychy.

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