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Cargo cinese incagliato nella barriera corallina

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Wwf: "È una bomba a orologeria ambientale"

Monica Rizzello
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Continua il lavoro delle squadre di soccorso australiane, impegnate a evitare il disastro ambientale, causato dal cargo cinese Sheng Neng I, incagliato nella Grande barriera con 65.000 tonnellate di carbone e 950 di petrolio a bordo. La nave, che nel corso della notte ha subito altri danni, potrebbe spezzarsi in due. Le condizioni del mare e dei venti non facilitano le operazioni: le squadre sono al lavoro per tentare di stabilizzare l'imbarcazione. Un rimorchiatore ha già agganciato la nave, esposta ai venti forti che battono l'area, a 70 chilometri a est della Great Keppel Island, paradiso ecologico sulla costa nord-orientale dello stato del Queensland. Un altro rimorchiatore è atteso nelle prossime ore. Il cargo, di proprietà del China Ocean Shipping Group Company (Cosco Group), il più grande armatore cinese, si sta muovendo ulteriormente sulla barriera. Intanto, continuano le indagini sull'incidente, la compagnia cinese rischia una multa da circa 1 milione di dollari, più altri 250.000 al capitano della nave. Secondo Gilly Llewellyn, direttrice del dipartimento conservazione del Wwf in Australia, la nave è una "bomba a orologeria ambientale”.

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