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Le candidature ai David di Donatello

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Virzì sbanca con 18 candidature

Monica Rizzello
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Sono state rese note le candidature dei David di Donatello che verranno consegnati il 7 maggio a Roma. La prima cosa bella di Paolo Virzì ne fa incetta, assicurandosi ben 18 candidature, comprese le principali. Segue di poco il film di Giorgio Diritti L'uomo che verrà, che raccoglie 16 candidature. Mentre Vincere di Marco Bellocchio ne ottiene 15, Baaria di Giuseppe Tornatore 14 e Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek 12. Le candidature sono state annunciate oggi alla Rai, che trasmetterà in diretta la cerimonia di premiazione il 7 maggio su Raisat cinema alle 18,30 e in differita su Raiuno alle 23,20. Margherita Buy (Lo spazio bianco), Giovanna Mezzogiorno (Vincere), Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli (La prima cosa bella) e Greta Zuccheri Montanari (L'uomo che verrà) sono in lizza per il premio di miglior attrice protagonista. Per i colleghi uomini, la lotta è tra Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart (Questione di cuore), Libero De Rienzo (Fortapasc), Valerio Mastandrea (La prima cosa bella) e Filippo Timi (Vincere). I registi esordienti in gara sono invece Giuseppe Capotondi, Marco Chiarini, Valerio Mieli, Susanna Nicchiarelli e Claudio Noce; tra i documentari La bocca del lupo, Hollywood sul Tevere, L'isola dei sordobimbi, The One Man Beatles e Valentina Postika in attesa di partire. I David speciali, di cui si conosce già il risultato, andranno a Tonino Guerra, Lina Wertmuller, Bud Spencer e Terence Hill. «Stiamo festeggiando, siamo molto felici di questo grande abbraccio affettuoso dalla sterminata giuria dei David. E mi sembra che facciamo una bella figura in un pezzetto di stagione molto felice per il cinema italiano, con tanti film apprezzati dal pubblico, nonostante le note difficoltà» ha commentato Paolo Virzì. «Nonostante un sistema punitivo, che spesso non ci agevola, questi film - prosegue Virzì - entrano nelle classifiche degli incassi sebbene non siano “faciloni”, ovvero di puro intrattenimento. Da parte nostra stiamo prendendo in giro i nostri produttori perché non sono stati candidati, come pure ci manca la nomination per il miglior film straniero... Comunque, tiriamo fuori la giacchetta buona per il Quirinale!». «A differenza degli anni passati, quest'anno sono ben 22 i film entrati in nomination, segno tangibile della salute, della varietà e della qualità della nostra produzione» spiega Gian Luigi Rondi, presidente dell'Accademia del Cinema Italiano. «Con grande gioia e commozione - affermano il regista Giorgio Diritti e il produttore Simone Bachini de L'uomo che verrà - abbiamo appreso delle molte Candidature ai David di Donatello. Un grazie particolare a tutti quelli che hanno reso possibile questo film, a quanti hanno contribuito alla sua realizzazione e a quelli che lo amano». Così Giorgio Diritti e Bachini hanno commentato le 16 candidature al film.

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