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Stangatina da 4-5 miliardi

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In arrivo a giugno, Tremonti smentisce. Berlusconi: "I nostri conti sono in ordine, nessuna manovra correttiva".

Michela Ravalico
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In arrivo a giugno una manovra correttiva del governo. A quanto si è appreso da fonti parlamentari, è necessario reperire per le sole spese correnti almeno 4-5 miliardi di euro. Tra i fondi necessari, quelli per il rifinanziamento delle missioni all'estero per il secondo semestre 2010. Berlusconi da Parigi - "I conti pubblici sono assolutamente in ordine". Lo assicura Silvio Berlusconi oggi a Parigi per partecipare al vertice intergovernativo franco-italiano. Il premier ha smentito l'ipotesi ventilata giovedì di una manovra correttiva e ha aggiunto che c'è "grande fiducia del mercato finanziario" nei confronti del sistema italiano.  Tremonti smentisce - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nega che sia allo studio una manovra correttiva. "Il governo ha concordato in sede europea, una correzione dello 0,5% del deficit nel 2011 e manterrà quell'impegno. Lo farà con gli  strumenti della legge di stabilità", ha spiegato il ministro. "Ci sarà la manovra su cui si è impegnato il governo, confermo questo e smentisco quanto   dite voi" ha precisato meglio Tremonti. Alla domanda più specifica dei giornalisti se sarà varato un decreto a giugno per finanziare le spese dell'anno, però, il ministro non  ha risposto. Stessa linea ancher per il viceministro Vegas.  "Mai saputo niente", è il commento del viceministro dell'Economia, Giuseppe Vegas, sull'indiscrezione su una possibile manovra correttiva da 4-5 miliardi di euro che il Governo intenderebbe varare entro giugno.  Conti pubblici - Intanto, sul fronte dei conti pubblici a fine aprile dovrebbe essere presentata la Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica che aggiorna il quadro macroeconomico dell'Italia. L'ultima revisione risale al patto di stabilità presentato dal Tesoro a fine gennaio che stima per quest'anno un Pil all'1,1%, un debito al 116,9% e il deficit al 5%. Dall'anno prossimo, per effetto della nuova legge di contabilità pubblica, la Ruef (relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica) diventerà Ref (relazione sull'economia e la finanza pubblica) e conterrà sempre 'aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Per il Dpef, invece, le novità scattano già da quest'anno: non sarà più presentato entro luglio, ma entro il 15 settembre e si chiamerà Decisione di finanza pubblica (Dfp). Sulla base delle previsioni tendenziali e degli obiettivi indicati nella Dfp, entro il 15 ottobre sono presentati al Parlamento il disegno di legge di stabilità (la vecchia Finanziaria), e il ddl Bilancio.

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