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Nucleare, Ahmadinejad propone un'agenzia per il disarmo

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Il presidente iraniano ribadisce gli scopi pacifici di Teheran: "Energia per tutti, armi per nessuno"

Eleonora Crisafulli
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"Si dovrebbe istituire un gruppo internazionale indipendente che pianifichi e vigili sul disarmo nucleare e impedisca la proliferazione". La proposta arriva dal signore del nucleare Mahmoud Ahmadinejad, che ha aperto oggi a Teheran la Conferenza internazionale sul disarmo. Due giorni di incontri e dibattiti, che fanno da contrappunto al summit sulla sicurezza nucleare organizzato a Washington da Barack Obama. Scopi pacifici - Il presidente iraniano apre sotto lo slogan «Energia nucleare per tutti, armi nucleari per nessuno», per ribadire lo scopo pacifico del suo programma. Nella stessa direzione vanno la proposta di un'agenzia internazionale per il disarmo e il messaggio inviato dal leader supremo, Ayatollah ali Khamenei, che ha negato l'esistenza di un programma segreto in Iran per la costruzione di armi nucleari. Contro l'Occidente - Nel discorso inaugurale Ahmadinejad ha poi chiesto la cancellazione del potere di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che si apprestano a lavorare su una bozza di nuove sanzioni contro l'Iran: «Non ci dobbiamo aspettare che Paesi con armi nucleari s'impegnino seriamente nel disarmo, perché un coltello non taglierà mai la sua impugnatura» L'attacco è rivolto in particolare agli Stati Uniti, che, per il leader, dovrebbero essere esclusi dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) avendo già usato l'arma nucleare. Non sono mancate inoltre accuse a Israele, per il suo arsenale non dichiarato, e all'Occidente, per il sostegno a Netanyahu. I partecipanti - Alla conferenza partecipano i ministri degli Esteri di dieci paesi e i vice di altri 14, oltre ad esperti nucleari di una sessantina di nazioni. La Cina è rappresentata da un funzionario del ministero degli Esteri e la Russia da un vice ministro, mentre per gli altri membri permanenti del Consiglio di Sicurezza - Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna - sono arrivate "delegazioni" non meglio specificate.

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