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"Bella ciao"? No, grazie!

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In un comune trevigiano vietata la celebre canzone

Tatiana Necchi
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A Mogliano durante il giorno della resistenza Italiana, il 25 aprile, sarà vietata la celebre canzone partigiana "Bella ciao". Questa è la decisione presa dal sindaco leghista Giovanni Azzolini. La banda comunale non potrà intonare le famose note che, invece, sono state soppiantate dalla "Canzone del Piave" che sarà la vera colonna sonora della giornata. «La banda - spiega il sindaco Azzolini - deve eseguire brani istituzionali e Bella Ciao non lo è, non rientra tra gli inni nazionali. L'Anpi ha poco da protestare - prosegue - Il Piave è il fiume sacro alla Patria e siamo a Mogliano da dove è partita la Terza Armata che ha riconquistato l'Italia sempre in segno di libertà». L'associazione dei partigiani, in realtà, non ha messo in discussione la decisione. Però secondo Maurizio Beggio, presidente dell'Ampi di Mogliano: «è giusto che si suoni anche "Bella ciao" che è una canzone di tutti».  

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