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Esame di italiano per gli immigrati che vogliono aprire un negozio

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L'ultima proposta della Lega in un emendamento al dl incentivi

Michela Ravalico
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Nuova proposta della Lega per tenere a freno le ambizioni degli immigrati. Il Carroccio propone di rendere obbligatorio un esame di italiano per quegli extracomunitari che chiedono l'autorizzazione ad aprire un negozio. Lo prevede un emendamento al dl incentivi presentato dalla leghista Silvana Comaroli nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera. Secondo la proposta sarebbero le Regioni a stabilire se far scattare questa condizione.  "Le Regioni - si legge nella proposta - possono stabilire che l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di commercio al dettaglio sia soggetta alla presentazione da parte del richiedente qualora sia un cittadino extracomunitario di un certificato attestante il superamento dell'esame di base della lingua italiana rilasciato da appositi enti accreditati". Un altro emendamento della Comaroli prevede invece che le Regioni possano stabilire che "l'autorizzazione da parte dei Comuni alla posa delle insegne esterne a un esercizio commerciale è condizionata all'uso di una delle lingue ufficiali dei Paesi appartenenti all'Unione europea ovvero del dialetto locale".

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