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Dona gli organi convinto da un film di Muccino

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Muore a 23 anni operaio moldavo dopo una brutta caduta

Tatiana Necchi
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Un film del regista Gabriele Muccino ha convinto un giovane operaio a dare disposizione che i suoi organi venissero donati dopo la sua morte. E questo senza sapere che la sua vita era quasi arrivata al termine a soli 23 anni. È morto, infatti, agli ospedali Riuniti di Bergamo l'operaio moldavo, residente a Cologno Monzese, che lo scorso lunedì era caduto da una scala in un cantiere a Caravaggio. Il ragazzo stava posizionando del cartongesso e nella caduta aveva battuto la testa, riportando un trauma cranico. L'uomo aveva ricevuto il primo soccorso sul posto e poi, intubato, era stato portato sino al reparto di terapia intensiva di Riuniti. Le sue condizioni sono andate a poco a poco aggravandosi fino alla morte. Sono stati gli stessi familiari ad acconsentire alla donazione di cuore, fegato e reni. I parenti hanno detto che il giovane era uscito commosso dalla proiezione del film "Sette anime" di Muccino con l'attore Will Smith, confidando ai genitori la propria decisione di donare gli organi in caso di morte. Proprio come ha fatto il protagonista della storia. E così è stato.

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