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L'ordine delle banche

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"Niente credito alle imprese"

Albina Perri
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Voci e indiscrezioni giravano nei corridoi delle grandi banche italiane almeno da un paio di settimane. «Siamo di fronte alla crisi più grave di sempre. Nessuno si fida dell'altro e così il costo del denaro è schizzato fuori da qualsiasi parametro... A queste condizioni il credito si blocca», dicevano, tra lo stupore e la disperazione, i dirigenti degli istituti del Belpaese che vanno per la maggiore. Poi, quel ritornello si è trasformato in “pezzi di carta”, vere e proprie circolari, inviate in tutta fretta ai dipendenti “sbigottiti”. Le date? Prima dell'operazione garanzia del governo. Prima che il consesso di Parigi e poi l'Italia  intervenissero per garantire l'interbancario e riportare un po' di fiducia nel sistema. Un esempio delle missive che hanno scosso gli equilibri di alcune big del credito tricolore è riprodotto qui in alto. Senza l'indicazione del nome della banca o dei prodotti messi al bando, perché non è quello che interessa. L'obiettivo, in realtà, è dimostrare che purtroppo la crisi dalla carta della finanza si è già spostata nell'economia reale: imprese e famiglie. “In considerazione del momento particolare - scrive la banca ai suoi dipendenti - anche noi abbiamo deciso per la momentanea sospensione, con decorrenza immediata, di tutti i prodotti di finanziamento destinati alle piccole e medie imprese...”. In soldoni: le banche chiudono i rubinetti del credito alle imprese... Tobia De Stefano su Libero di mercoledì

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