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Catanzaro, 21enne uccide la madre

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La donna finita con un forchettone da cucina

Roberto Amaglio
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Dramma familiare la scorsa notte a Catanzaro, nel quartiere Lido. Per motivi ancora da accertare, Marco Umberto Caporale, un ragazzo di 21 anni, ha ucciso con otto fendenti la madre 53enne utilizzando un coltello da cucina. L'attacco mortale è scattato improvvisamente a tavola, mentre la famiglia stava cenando. Quando il padre si è assentato per andare a prendere l'acqua, il ragazzo si è alzato repentinamente, aggredendo la madre, la quale non ha avuto nemmeno il tempo di alzarsi dalla sedia. Vani i primi soccorsi del padre tornano in cucina: la moglie, insegnante di scuola elementare, è deceduta per gli otto fendenti all'addome e al torace. Sul posto sono accorsi i Carabinieri della Compagnia di Catanzaro, i quali stanno cercando di ricostruire le dinamiche di un omicidio le cui cause vanno ricercate probabilmente nei problemi psichici del ragazzo. Marco Caporale, infatti, soffrirebbe di doppia personalità, dimostrata anche da una precedente aggressione ai danni di un coetaneo (preso a testate) e dalle sue uniche dichiarazioni dopo l'arresto. "Non sono stato io è stato quell'altro", avrebbe detto il figlio della donna, attribuendo il gesto al suo secondo ego. L'autopsia sul corpo della defunta è stata affidata a Giulio Di Mizio dell'università di Catanzaro. Le indagini sono guidate dalla procura della repubblica catanzarese.

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