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Ascensore rotto in ospedale, muore un bimbo

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Genitori denunciano l'ospedale Incurabili di Napoli

Eleonora Crisafulli
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Un neonato è morto per un ascensore bloccato. A sostenerlo sono i genitori del piccolo, che ricostrundo i tragici momenti antecedenti al decesso, ricordano che il personale medico dell'ospedale Incurabili, dove il bimbo è nato con delle difficoltà respiratorie, ha allertato i sanitari del Monaldi per ricevere soccorso e trasportare il neonato in terapia intensiva a bordo di un'incubatrice. I dottori però sono stati trattenuti per circa quindici minuti all'interno di un ascensore guasto, che è rimasto bloccato. Quando il bambino è  arrivato presso il nosocomio specializzato in malattie polmonari era ormai troppo tardi. Il magistrato che si sta occupando del caso ha sequestrato la cartella clinica per risalire ad eventuali responsabilità. Dai Verdi intanto parte la "denuncia" di una situazione insostenibile e diffusa: «Il problema degli ascensori negli ospedali napoletani è serissimo. Ad esempio l'associazione Medici liberi del Cardarelli, ci ha segnalato che degli otto ascensori dell'ospedale solo quattro sono adibiti al trasporto di malati in barella. Purtroppo però tutti e quattro sono della grandezza esclusiva delle barelle da trasporto. Questo comporta che o il malato deve spostarsi senza accompagnatori oppure, come avviene quasi sempre, gli infermieri o i medici devono mettersi in equilibrio sulla barella addosso al malato spesso in fin di vita. Abbiamo constatato di persona che la denuncia corrisponde al vero e che addirittura il cibo e la spazzatura vengono trasportati in ascensori per il pubblico mentre dovrebbero avere elevatori separati».

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