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Il dopo Leo non sarà di Van Basten

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Il cigno di Utrech non allenerà il Milan. "Devo pensare prima alla caviglia"

Roberto Amaglio
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Non sarà di Van Basten il futuro del Milan. Il candidato più suggestivo per il dopo-Leo, infatti, si tira fuori dalla lista dei candidati. Motivo del forfait la solita caviglia che, dopo averlo costretto a dire addio al calcio giocato, costringe ora il Cigno di Utrecht a non sottoporre il piede a sforzi ripetuti. "Non posso allenare il Mian. La caviglia non mi permette di stare in campo", ha detto l'ex numero 9 rossonero in occasione del VII Pro Am Vialli e Mauro Golf Cup. "Per fare l'allenatore bisogna essere libero di testa e io in questo momento non sto bene. Non sono pronto, ho ancora un problema alla caviglia e lo devo risolvere. Non posso fare un lavoro pesante come quello dell'allenatore". Sogni milanisti spenti sul nascere, dunque, anche se Van Basten rilancia le quotazioni degli altri candidati. "Tassotti? E' perfettamente in grado di allenare il Milan e vale anche per altri nomi che ho sentito come quello di Filippo Galli". Tuttavia il Milan per tornare ai livelli di quello dei tre olandesi di strada da fare ne ha ancora molta. "Cosa serve? Dipende da cosa si vuole fare; se si vuole vincere campionato e champions League bisogna fare molte cose perchè non vedo il Milan attuale all'altezza di quello di 20 anni fa. Il Milan questa estate ha venduto molti giocatori validi. Proprio per questo credo che finora Leonardo abbia fatto benissimo".

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