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Maltempo al nord, si teme per laghi e fiumi

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Precipitazioni continue: si contano i danni all'agricolura

Monica Rizzello
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Il maltempo di questa primavera, soprattutto nel nord Italia, sta causando diversi disagi. In particolare si teme l'esondazione di laghi e fiumi, ma anche danni all'agricolutura. Il lago di Como a Melgrate ha superato la quota di esondazione di Piazza Cavour a Como, mentre quello di Garda a Peschiera e il Maggiore a Sesto Calende sono sui massimi storici del periodo, inoltre, il Po a Piacenza è ben al di sopra della la soglia di sicurezza di 3,5 metri fissata per la riapertura del ponte provvisorio. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale emerge che il maltempo primaverile con frane, allagamenti e pioggia ha provocato danni per milioni di euro alle coltivazioni agricole. A Padova - sottolinea la Coldiretti - decine le aziende denunciano danni ingenti a frutteti, vigneti ma anche mais, barbabietola, soia per effetto dei nubifragi con caduta di grandine. Nel Comasco e nel Lecchese la pioggia ininterrotta ha provocato un calo delle produzioni del 40 per cento di patate e del 25 per cento di mais con semine da rifare su un terzo del territorio della provincia, mentre a Mantova si registra una perdita che varia tra il 30 e il 40 per cento della produzione di pere Igp. Vento forte, piogge violente e grandinate mettono a rischio - continua la Coldiretti - i raccolti delle colture orticole e delle piante da frutto oltre che compromettere le ultime semine del mais e del pomodoro. Il maltempo sta ostacolando il lavoro delle api che non riescono a raggiungere il polline dei fiori indispensabile per la produzione di miele e la riproduzione delle piante, ha concluso la Coldiretti.

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