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Luttwak: "Se fossi italiano, non pagherei le tasse"

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L'economista americano critica i costi eccessivi della classe politica

Eleonora Crisafulli
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Se fossi italiano, non pagherei più le tasse: gli stipendi dei politici italiani sono troppo alti”. A criticare la classe politica del Belpaese è Edward Luttwak, noto economista e politologo americano, che in un'intervista pubblicata oggi dal settimanale “Il Punto” spiega: “Quello italiano è un sistema malato dalle fondamenta. Ciò che si spende per gli stipendi dei politici si toglie allo sviluppo del Paese”. Nell'ultimo numero del giornale si legge un'ampia inchiesta alla “stipendiopoli”, un'indagine "molto documentata e impressionante”, commenta il direttore editoriale Cicero, “che dimostra, numeri alla mano, i grandi sprechi della politica e della pubblica amministrazione in Italia”. Dopo aver illustrato le differenze tra Italia e Stati Uniti in termini di costi della politica, lo studioso ha esortato i cittadini a “riprendere possesso dei loro soldi, costringendo una classe politica autoreferenziale a fare marcia indietro. Il modo per farlo c'è: non pagare più le tasse. Se fossi italiano, invece di darla al fisco, parte dei miei guadagni la metterei in un fondo fiduciario per ridarla allo Stato solo a due condizioni ben precise: la riduzione del numero dei parlamentari, magari con un sistema monocamerale, e l'allineamento del loro stipendio alla media europea, assai più bassa della vostra.

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