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Ufficiale. Leo lascia il Milan

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L'annuncio in conferenza stampa. "13 anni bellissimi, ma è chiuso un ciclo"

Roberto Amaglio
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Doveva farlo alla sua maniera, ossia dopo aver centrato l'obiettivo che a inizio anno gli era stato assegnato. Così, dopo aver raggiunto matematicamente il terzo posto e la qualificazione diretta alla prossima Champions, il tecnico del Milan Leonardo ufficializza qualcosa che tutti sapevano già: l'anno prossimo non sarà lui a sedere sulla panchina del diavolo. “E' tutto molto chiaro, siamo arrivati alla fine”, ha dichiarato l'allenatore brasiliano nella conferenza stampa di questo pomeriggio. “Stamattina ci siamo incontrati e abbiamo deciso - prosegue l'ormai ex tecnico rossonero, prima di lasciarsi andare ai ricordi. "Non posso vivere con tristezza questo addio. Non posso non considerare 13 anni e le opportunità che mi sono state date (indicando il presente ad Adriano Galliani) in un momento difficile come il post-carriera. Io sono un prodotto del Milan, non sapevo cosa significasse fare l'allenatore”. E ancora. “E' stata una cosa straordinaria stare in panchina, ma non so se lo farò in futuro. Sicuramente, non nei prossimi anni". A questo punto prende quota l'ipotesi di verderlo nel comitato organizzatore dei mondiali brasiliani del 2014. Ma Leo non scopre le carte. "Non ho nessuna paura del futuro, non ho nessun pensiero e non ho nessuna offerta. Non c'è niente. E' certo che ciò che mi piace è la gestione. Qui vivevamo una determinata situazione e abbiamo deciso di provare. Per me è stato un arricchimento straordinario, ma adesso è arrivato il momento di chiudere con tranquillità, come abbiamo sempre fatto ogni cosa. Staccarmi dal Milan non è semplice, perchè il Milan mi ha dato l'opportunità di fare qualsiasi cosa: tutto quello che ho imparato, l'ho imparato da lui (ancora Galliani) e qui”. Nessun riferimento a Berlusconi, nessuna polemica, in puro stile Leo. E Galliani, ovviamente, risponde con la stessa medaglia. "Mi dispiace molto. D'altra parte ho impiegato molta fatica anche l'anno scorso a convincerlo a fare l'allenatore questa stagione. Diciamo che siamo arrivati naturalmente a questa decisione comune. Non c'è uno che lascia l'altro, è una risoluzione consensuale concordata con amicizia, stima e l'affetto di sempre". Nessun nome per il futuro, se ne riparlerà dopo la seppur ininfluente gara di chiusura contro la Juve. Tuttavia una cosa è certa: trovare un altro uomo così (uomo, non solo allenatore) non sarà facile; nemmeno per Adriano Galliani.

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