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Caso Gugliotta, il capo della Polizia si scusa

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Manganelli: "I sentimenti che proviamo sono di amarezza, di forte rammarico e voglia di scusarsi"

Eleonora Crisafulli
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"Quando ci sono fatti come quelli del dopo partita di Coppa Italia Inter Roma, i sentimenti che proviamo sono di amarezza, di forte rammarico e voglia di scusarsi con tutti". Così il capo della Polizia, Antonio Manganelli, torna sul caso di Stafano Gugliotta in occasione della festa per il 158mo anniversario della fondazione del Corpo. "Ci sono uomini e donne straordinarie nelle forze di polizia che lavorano ogni giorno raggiungendo ottimi risultati e naturalmente ritengo riprovevoli, ma fisiologici, momenti di smagliatura. Possono esserci eccessi, manifestazioni che noi andiamo a sanzionare: sono brutte vicende delle quali ci assumiamo le responsabilità e per le quali chiediamo scusa. Ad ogni modo, si tratta davvero di singoli episodi in una quotidianeità che vede poliziotti carabinieri e finanzieri impegnati tutti i giorni sulle strade, negli uffici,  nell'antiterrorismo, nell'anticrimine e contro la mafia". E proprio al fine di prevenire ogni atto "che fuoriesce dall'ordinato svolgimento dell'attività della pubblica sicurezza. Un anno fa per la prima volta in Italia abbiamo costituito la  scuola della formazione e tutela dell'ordine pubblico che insegna buone pratiche anche attraverso la visione degli errori fatti". "Il dialogo con i cittadini è il migliore antidoto anche quando la protesta in piazza è vivace. Noi siamo in piazza per tutelare tutti, a cominciare da chi manifesta contro".

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