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Caso Scajola, la moglie lo difende su Repubblica. Il ministro la smentisce

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"Se non parla ancora è per non creare problemi a persone più coinvolte di lui in questa vicenda"

Monica Rizzello
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«Se non parla ancora è per non creare problemi a persone più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione. Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato». Parla così Maria Teresa Verda, moglie dell'ex ministro Claudio Scajola, a propostito dello scandalo che ha travolto il marito, che non ha voluto testimoniare alla procura di Perugia nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del G8. La moglie dell'ex titolare dello Sviluppo economico spiega che «la posizione di mio marito è quella di un granello rispetto a una tempesta di sabbia». La signora Scajola difende il premier, che ha preso le distanze dall'ex ministro: «E cos'altro doveva fare? Berlusconi vuole bene a mio marito. Lo ha sempre stimato e continua a farlo. Capisco le sue parole, perchè è giusto in questo momento prendere le distanze dalla vicenda. E lasciare che si faccia chiarezza. Non dimenticate che Claudio si è dimesso proprio per questo». Ma Maria Teresa si toglie anche qualche sassolino: «Davvero strano - osserva - Tutte le volte che sale in alto, ma veramente in alto, succede qualcosa. Sembra quasi che qualcuno gli voglia male». E avverte: «Ma attenzione perché mio marito è uno capace, uno tosto. Che non molla mai. Lo vedrete anche questa volta». La smentita del marito- Claudio Scajola smentisce l'intervista rilasciata dalla moglie a Repubblica e precisa di "non condividerne il contenuto", aggiungendo che la decisione di non presentarsi davanti ai Pm non ha nulla a che vedere con la volontà di non creare problemi "a persone molto più coinvolte". Scajola precisa inoltre che "le uniche persone titolate a rilasciare dichiarazioni in merito alla nota vicenda siamo io e il mio legale, avvocato Giorgio Perroni. Prego, pertanto, la stampa di non cercare di ottenere dichiarazioni dai miei familiari, i quali stanno vivendo un momento di comprensibile difficoltà di cui si deve avere rispetto".

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