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Sequestrato lo yacht extra lusso di Briatore

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Probabile frode fiscale da 4 milioni sull'Iva. La barca gli era stata affidata da una ditta di charter

Roberto Amaglio
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Nemmeno il tempo di ritornare nel mondo dei bolidi di F1 dopo la squalifica a vita revocata in seguito all'incidente pianificato di Nelson Piquet e il buon Flavio Briatore è stato sbattuto fuori dal lussuoso mondo degli yacht. Venerdì mattina, infatti, al largo della Spezia i finanzieri del Gruppo Genova su mandato del pm del capoluogo ligure Walter Cotugno hanno sequestrato “Force Blue”, il megayacht in uso a Briatore ma di proprietà di una società di charter. Alla base dell'intervento delle Fiamme Gialle una ventilata frode fiscale sull'iva e l'accisa sul carburante impiegato per la navigazione, che sarebbe propedeutica a un probabile contrabbando dello stesso yacht ideata dalla stessa società affidataria e che avrebbe trovato in Briatore un utente interessato. La nave, battente bandiera extra Ue, era intestata ad una società di charter, la quale avrebbe dovuto affittarla al migliore offerente. Invece il Force Blue sarebbe stato perennemente tra le mani di Briatore. Proprio per questo “affidamento esclusivo”, la ditta di charter avrebbe dovuto versare al fisco 4 milioni di euro di iva per l'ingresso della lussuosa barca all'interno dell'Unione Europea; cifra ovviamente mai versata, così come l'iva e le accisa sui carburanti in questi anni, a loro volta mai pagate, e che avrebbero permesso alla società di charter di risparmiare circa 800 mila euro in due anni. Tra l'altro, al momento dell'intervento dei finanzieri, a bordo dello yacht di 62 metri non c'era Briatore, bensì l'ignara Elisabetta Gregoracci, sventurata spettatrice del sequestro con il figlio Falco Nathan.

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