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Celentano a Mina: "Tu sindaco, io consigliere"

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Il molleggiato aggiusta il tiro e invia una lettera con una proposta alla cantante

Tatiana Necchi
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Il ragazzo della via Gluck ci riprova. Adriano Celentano dopo aver lanciato la sua candidatura durante la presentazione del suo ultimo libro, questa volta manda una lettera all'amica cantante Mina. Ma non è una lettera qualsiasi. Infatti c'è un'idea: Celentano "ideatore del sindaco" e Mina Primo Cittadino «per far sì che lo scossone da dare a Milano seppellita dall'accozzaglia di grattacieli e quartoggiari sia ancora più devastante». Vota il sondaggio sulla home page di Libero www.libero-news.it È la proposta che il molleggiato lancia sulle colonne de La Stampa. In una lettera indirizzata alla cantante, il molleggiato scrive che «i distruttori di Milano o, per meglio dire, i costruttori dell'arroganza» considerano gli artisti degli «appestati, gente da non mischiare con chi si nutre di religioso profitto». «E dal loro punto di vista non gli si può certo dar torto. Gli appestati - spiega Celentano - dato che l'unica loro arma è il sogno, sono fragili. Ma è proprio dalla loro fragilità che si può scatenare il tremendo scossone da dare a questa società immobile. Per cui io sono sì, malato, ma non abbastanza, purtroppo, per fare il sindaco. Potrei però fare l'ideatore del sindaco. E a quel punto tu, mia vecchia amica a cui anch'io ho sempre voluto bene, quasi da innamoramento, potresti essere il prezioso vice sindaco, sul quale io potrei fare leva per ottenere dal tuo capo la realizzazione di progetti che, essendo magari troppo sognanti per i suoi gusti, potrebbe egli non condividerli con l'ideatore». Ma c'è anche un'altra soluzione: «non rimane che quella di essere tu il Sindaco e io l'ideatore che ti vuole bene».

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