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Lista Falciani, tesoro da 6,9miliardi di dollari

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Nella lista nelle mani delle Fiamme Gialle compaiono più di 5mila contribuenti. Blitz in 16 banche: San Marino nel mirino

Tatiana Necchi
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È di 6,9miliardi di dollari Usa (ossia 5,65miliardi di euro) il tesoretto contenuto nella cosiddetta lista "Hbsc di Hervé Falciani" acquisita la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza. L'elenco è stato ottenuto dalle Fiamme Gialle grazie a un lavoro di collaborazione internazionale con la polizia. La lista contiene quasi 7mila nomi di correntisti italiani della banca Hsbc sospettati di evasione fiscale. Le posizioni finanziarie, si legge in una nota, sono 6.936 riferite ai due anni dal 2005 al 2006 e riguardano complessivamente 5.728 contribuenti, di cui solo 133 persone giuridiche. Sono 132 i depositi superiori ai 10 milioni di dollari Usa. Nel frattempo è scattato anche un blitz di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate in 16 banche, per un totale di 78 filiali, e 2 fiduciarie italiane dislocate in sei regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio). Lo scopo era quello di verificare il rispetto degli obblighi di legge volti a garantire l'identificazione della clientela. Nel mirino del Fisco sono finiti intermediari nazionali già emersi nel corso di attività operative finalizzate a contrastare l'evasione fiscale internazionale, le frodi IVA "carosello" e il riciclaggio dei relativi proventi, individuati proprio dalle autorità per essere stati utilizzati da contribuenti italiani per eseguire movimentazioni finanziari e illeciti destinati alla Repubblica di San Marino. Il Fisco Italiano vuole accertare l'esattezza e la completezza delle informazioni che gli intermediari sono tenuti a comunicare all'Archivio dei Rapporti Finanziari. L'eventuale omissione da parte delle banche farebbe scattare indagini finanziarie e verifiche. Un ulteriore scopo delle attività in corso è l'acquisizione di ogni utile informazione per le indagini volte a scoprire gli evasori e recuperare i capitali illecitamente portati al di fuori del nostro paese. La banca dati dei rapporti finanziari contiene tutte le comunicazioni relative: ai rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, (a partire dalla data del 1 gennaio 2005), alle cosiddette operazioni extra-conto (ossia poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo, ad eccezione delle operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 euro), ai rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe). Tutti i dati devono essere comunicati all'Archivio mensilmente in via telematica. I soggetti tenuti a inviare i dati sono circa 13 mila e includono le banche, la società Poste Italiane Spa, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario. L'obbligo di comunicazione ricade anche sulle filiali estere di operatori italiani e, ovviamente, su quelle italiane di operatori esteri. Gli intermediari rischiano per ogni omessa comunicazione sanzioni da 2.065 euro fino a 20.650 euro.

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