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Bimbo di due anni muore per aver ingoiato una caramella

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Il Codacons: è inaccettabile, rendiamo obbligatori corsi di pronto soccorso ai genitori

Tatiana Necchi
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È morto il bimbo che ieri sera era entrato in coma per aver ingoiato un confetto che si è incastrato nella trachea. Il piccolo è deceduto questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato in terapia intensiva pediatrica, dopo essere stato trasportato in elicottero da Serrone, paesino in provincia di Frosinone. Il piccolo, in gravissime condizioni già all'arrivo in ospedale ieri sera, è morto per scompenso cardiocircolatorio dovuto alla prolungata assenza di ossigeno. È prevista l'autopsia sul corpo del bambino che sarà eseguita dagli anatomopatologi del Policlinico Gemelli. Aveva da poco finito di cenare - Così ha preso la borsetta della mamma e ha iniziato a frugare. Ha trovato una caramella e non ha saputo resistere alla tentazione. Ma quel confettino gli è costato caro. Ieri sera un bimbo di due anni è rimasto vittima di un incidente. Il confetto gli si è incastrato nella parte più profonda della trachea e a nulla sono valsi i tentativi di rimozione prima della madre, poi del personale del 118 ed in ultimo di quello dell'eliambulanza arrivata dal Policlinico Gemelli di Roma. Codacons - Il Codacons definisce questa storia "una tragedia inaccettabile". Appena 15 giorni fa un bambino era morto a Milano per cause simili:  un boccone andato di traverso. Anche in quell'occasione il Codacons aveva denunciato come questi drammi potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione e si seguissero alcuni accorgimenti. In caso di soffocamento, ad esempio, è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la Manovra di Heimlich, purtroppo sconosciuta alla gran parte delle mamme e dei papà. Per i più piccoli, poi, basta appoggiarlo sulle ginocchia a pancia sotto e dare pochi colpi in mezzo alle scapole. Ma queste nozioni non sono insegnate nemmeno a chi frequenta i corsi pre-parto. Per questo il Codacons da tempo chiede al Ministero della Salute una campagna informativa, fatta di opuscoli e spot televisivi che mostrino concretamente che fare in caso di soffocamento. In queste circostanze, infatti, intervenire con immediatezza è indispensabile. Ma solo se i genitori sono correttamente informati e preparati non si faranno prendere dal panico. Il Codacons ricorda che ogni anno gli italiani coinvolti nelle loro abitazioni in un incidente domestico sono ben al di sopra di 3milioni. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità questi eventi rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i bambini.

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