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Ai maschi indiani il condom va largo

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Il risultato di uno studio condotto su 1200 uomini che hanno accettato di farsi misurare le parti intime

Tatiana Necchi
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Una brutta scoperta - Tutto è partito con un sondaggio realizzato su 1000 persone. Da lì si è poi passati a una ricerca vera e propria. Lo studio, condotto dall'Indian Council of Medical Research e durato due anni, dimostra che più di metà degli uomini indiani hanno problemi con i preservativi.  Nello studio più di 1200 volontari si sono sottoposti alla misurazione del proprio organo genitale. Sono stati presi uomini di diverse classi sociali e religioni. La conclusione è dunque la seguente: il 60% degli uomini dell'India ha un pene più piccolo rispetto alle misure standard dei preservativi. Si parla di differenze che variano da 3 a 5 centimetri. Mica noccioline. Profilattici "Made in India" - Il dottor Chander Puri, specialista nella salute riproduttiva, in occasione dell'Indian Council of Medical Research dice alla BBC che l'India dovrebbe fabbricare da sola i propri profilattici perché quelli realizzati con le misure internazionali standard non sono adatti. E il problema è serio poiché il paese è uno con il più alto rischio della malattia dell'Hiv. Una questione di timidezza - Il dottore in conclusione ha sottolineato che nelle farmacie sono in vedita dei profilattici con delle misure diverse da quelle standard ma che gli uomini provano vergongna ad avanzare "certe richieste". E così preferiscono andare nei distributori automatici sparsi nelle città: «Comdom di misura più piccola sono venduti in India ma in pochi sanno che esistono profilattici con delle misure diverse - spiega il dottore - Si sviluppa dell'ansia e normalmente ci si intimidisce ad andare in farmacia e chiedere comdom più piccoli».

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