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L'autista di monsignor Padovese: "L'ho ucciso perché ho avuto una rivelazione"

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Il vescovo italiano, vicario apostolico dell'Anatolia, accoltellato ieri. "Sconcerto e dolore" del Papa, ma il Vaticano conferma il viaggio del Santo Padre a Cipro

Michela Ravalico
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«Ho avuto una rivelazione e l'ho ucciso». Ha spiegato tutto così, l'autista di monsignor Padovese. Chiesa e mondo cattolico in lutto.  Il presidente della Conferenza episcopale turca, monsignor Luigi Padovese, è stato ucciso a coltellate poche ore fa nella sua casa di Iskenderun, porto sul Mediterraneo nel sud della Turchia. Secondo la tv privata turca Ntv sarebbe stato ucciso dal suo autista. Trasportato d'urgenza in ospedale, monsignor Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia, è morto durante il trasferimento. L'autista, sempre secondo quanto riferiscono i media del Paese mediorientale, è stato arrestato. Monsignor Padovese doveva partire di lì a poche ore per Cipro, dove domani doveva incontrare Papa Ratzinger, in viaggio nell'isola cipriota in vista del Sinodo del Medioriente.  Non è il primo caso di assassinio brutale di un membro della Chiesa cattolica in Turchia. Nel 2006, per la precisione domenica 5 febbraio, venne assassinato con un colpo di pistola alle spalle don Andrea Santoro. (Nella foto Osman, Padovese al funerale di don Santoro). Il mio cliente soffre di turbe mentali. Ha confessato tutti i dettagli dell'omicidio", ha dichiarato il legale del giovane, da quattro anni al servizio di Padovese.  "Il mio cliente soffre di turbe mentali. Ha confessato tutti i dettagli dell'omicidio", ha dichiarato il legale del giovane, da quattro anni al servizio di Padovese. Secondo il governatore della provincia di Hatay da cui dipende Iskenderun, Mehmet Celalettin Lekesiz, dopo l'autopsia il corpo del vescovo sarà rimpatriato in Italia per le esequie. Sconcerto, dolore e stupore ha espresso il Papa per voce di padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, che ha ricordato come "la testimonianza del Vangelo, soprattutto in certe situazioni e regioni, ha un prezzo altissimo". Il Vaticano ha comunque confermato il viaggio del Santo Padre a Cipro. "Il viaggio del Papa a Cipro e il Sinodo del Medio Oriente - ha detto padre Federico Lombardi - dimostrano di avere un'attenzione notevole e importante per la vita della chiesa nelle regioni del Medio Oriente, sottoposta a situazioni di rischio e un'attenzione particolare ai cristiani in Medio Oriente". Riguardo l'assasinio di monsignor Padovese, "Cio che è accaduto - sono ancora le parole di padre Lombardi - è terribile, pensando anche ad altri fatti di sangue in Turchia, come l'omicidio alcuni anni fa di don Santoro". Da parte nostra, ha concluso il gesuita a nome della Santa Sede, "preghiamo perchè il Signore lo ricompensi del suo grande servizio per la Chiesa e perchè i cristiani non si scoraggino e, seguendo la sua testimonianza così forte, continuino a professare la loro fede nella regione". L'ultima intervista di Padovese - Il 5 febbraio scorso, per ricordare la morte di Don Santoro, Monsignor Padovese aveva detto in  un'intervista a Radio Vaticana"mi piace rilevare che sia stato ucciso come simbolo, come realtà di sacerdote cattolico. Non è stata uccisa soltanto la persona, ma si è voluto colpire il simbolo che la persona rappresentava: ricordarlo in questo momento, all'interno dell'anno dedicato ai sacerdoti, è quanto mai significativo, per ricordare a tutti noi che la sequela di Cristo può arrivare anche all'offerta del proprio sangue".

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