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Leggenda Schiavone. E' in finale al Roland Garros

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La russa Dementieva lascia per infortunio. Sabato la finale contro l'australiana Stosur

Roberto Amaglio
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Finalissima femminile del Roland Garros prevista per sabato:  Schiavone contro Samantha Stosur.  Incredibile ma vero, la nostra Francesca è arrivata in finale. Fino a oggi era un sogno. Ora, dopo aver centrato la finale battendo la Dementieva, il Roland Garros 2010 per Francesca Schiavone può trasformasi in una storica impresa. La tennista milanese, infatti, è la prima italiana di sempre ad accedere all'ultimo atto del prestigioso torneo parigino sulla terra rossa, diventando anche l'unica italiana a poter cullare il sogno di portarsi a casa un trofeo del Grande Slam, a 34 anni di distanza dal trionfo maschile di Adriano Panatta proprio sulla terra rossa di Parigi. Una grande impresa, quindi, anche se la partita che ha regalato la finalissima alla Schiavone è probabilmente andata diversamente rispetto a quanto ci si aspettasse. Il match, infatti, si è concluso dopo il primo, combattutissimo set, vinto proprio dall'italiana per 7 a 6. La Dementieva, arresasi al tie break, è rientrata in campo per l'inizio della seconda parte della partita, salvo poi ritirarsi probabilmente per guai fisici. Per quanto non si sappiano ancora le motivazioni del forfait, effettivamente la russa, dopo essersi battuta ad armi pari con la milanese, ha iniziato a calare di ritmo dopo i primi due scambi del tie break, arrendendosi così agli improvvisi cambi di ritmo della Schiavone, abile ad alternare botte potenti e profonde a improvvise palle corte. Schiavone va prima sul 5 a 4 e poi sul 6 a 5, ma la russa la riagguanta sempre. Si arriva così al tie break, dove la Schiavone commette un errore con il dritto e si ritrova sotto di 2 punti. I primi game erano stati all'insegna dell'equilibrio, con nessuna delle due tenniste in grado di guadagnare il servizio fino al 3 a 3. Poi la prima ad avere un game a vuoto è la Schiavone, che commette alcuni fatali errori in battuta. La Dementieva, tuttavia, non ne approfitta e spreca a sua volta il servizio (4-4). Riprende quindi il confronto serrato tra le due: Schiavone va prima sul 5 a 4 e poi sul 6 a 5, ma la russa la riagguanta sempre. Si arriva così al tie break, dove la Schiavone commette un errore con il dritto e si ritrova sotto di 2 punti. Sembra che il primo set stia andando nella metà campo della Dementieva, ma a questo punto alla russa succede qualcosa. Qualche errore, qualche palla non attaccata a dovere e molti problemi a reggere il ritmo. Così la Schiavone torna in pista e fa suo il primo set aggiudicandosi per 7 a 3 il tie break. Il pratica è la fine della partita. La russa, infatti, dopo aver sbagliato una palla corta, va dall'arbitro e annuncia il ritiro. La Schiavone, invece, entra nella leggenda. A questo punto la milanese può davvero iniziare a cullare un sogno che sembrava irrealizzabile fino a qualche giorno fa. La sua avversaria sarà l'imponente australiana Samantha Stosur, che si è sbarazzata (dopo aver sconfitto la Serena Williams nei quarti e nel turno precedente la belga Justine Henin) con irrisoria facilità della serba Jelena Jankovic: 6-1, 6-2. E' fantastico, ancora non riesco a realizzare, si tratta di una grande emozione. Ho scritto una pagina di storia per il mio Paese e per me stessa   Francesca Schiavone entra sorridente e incredula nella storia del tennis italiano. "E' fantastico, ancora non riesco a realizzare, si tratta di una grande emozione", ha detto la milanese dopo la qualificazione ottenuta per la finale del Roland Garros. La Schiavone, prima portacolori del tennis rosa italiano ad entrare in una finale di un torneo Slam, nonostante il comprensibile smarrimento ha già intuito la portata della sua impresa. "Ho scritto una pagina di storia per il mio Paese e per me stessa", ha detto. La 29enne Schiavone si è qualificata per la finale dell'Open di Francia grazie all'abbandono della russa Elena Dementieva, costretta a gettare la spugna al termine del primo set, vinto dall'italiana per 7-6, a causa di un problema fisico. "Il suo abbandono mi ha colto di sorpresa", ha affermato la Schiavone, "ma se ha lasciato l'incontro doveva avere una buona ragione".

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