Ungheria come la Grecia
Il governo di Budapest evoca il rischio default. Borse europee a picco, Milano -3,8%. Pesano anche i dati sotto le attese sul mercato del lavoro Usa
Nuovo venerdì nero per le Borse. I dati sul lavoro americano, inferiori alle attese degli analisti, hanno tolto fiducia agli investitori penalizzando i corsi azionari di Wall Street e a domino di tutti i listini europei. Ma a pesare sono soprattutto le voci di un possibile crac finanziario dell'Ungheria, Paese che fa parte della Ue anche se ancora non ha adottato l'euro. Piazza Affari - Milano, tra le peggiori in Europa, ha chiuso sui minimi con il Ftse Mib giù del 3,79% a 18.734 punti e l'All Share -3,6%. Diversi fattori hanno influenzato negativamente il mercato : positiva in apertura, nel primo pomeriggio Piazza Affari ha virato in forte ribasso sull'indiscrezione di mercato di grosse perdite nel comparto derivati della banca francese Societe Generale. Si sono poi aggiunti il calo di Wall Street, su dati poco esaltanti relativi al mercato del lavoro a maggio, e i timori di un default dell'Ungheria, dopo l'allarme lanciato dal governo locale. Malissimo i titoli finanziari, con Intesa Sanpaolo e Unicredit in rosso di oltre il 5%; sul paniere principale si salva solo Stm, positiva grazie alle buone raccomandazioni incassate dagli analisti. Per il resto, male energetici, industriali e telecomunicazioni, con cali quasi sempre superiori ai due punti pecentuali; giù il lusso, gli editoriali, i cementi e le costruzioni. In crescita gli scambi, pari a poco più di 4 miliardi di controvalore. Dati occupazione Usa - I dati relativi al mese di maggio dicono che gli occupati negli Stati Uniti sono aumentati meno del previsto, ovvero di 431.000 unità anziché delle 513.000 unità attese. Anche la revisione del dato di marzo è negativa, essendo la variazione rivista +208.000 contro il +230.000 della prima lettura. La crisi ungherese - Dopo la Grecia, è il turnod dell'Ungheria. Stando a quanto dichiarato dal vice presidente del partito di maggioranza Lajos Kosa, l'Ungheria è a rischio default. Secondo il sito web finanziario napi.hu, il politico avrebbe detto che il nuovo governo ha trovato le finanze pubbliche in una condizione molto peggiore di quanto ci si attendesse, aggiungendo che ci sono poche chance di evitare uno scenario in "stile" gerco. Oggi i mercati ungheresi sono colati a picco dopo gli allarmi lanciati dagli uomini forti della Fidesz, il partito che esprime il nuovo governo di centro destra. In 24 ore il fiorino ha perso il 5,5% del suo valore a 287 per euro da 272, mentre la borsa di Budapest, dopo lasciato ieri sul terreno l'uno per cento, a metà seduta oggi perdeva il 3,14%. Euro - Intanto l'euro scende sotto la soglia 1,21 dollari e aggiorna i minimi da quattro anni. La moneta unica europea ha toccato un minimo di seduta di 1,2051 dollari, il livello più basso da marzo 2006. Lo scivolone della moneta unica è avvenuto in coincidenza con il peggioramento di tutte le piazze azionarie europee. Il massimo giornaliero è stato 1,2216 dollari.