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Rossi, frattura di tibia e perone, fuori quattro mesi

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Caduto nelle libere del Mugello

Paolo Franzoso
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Valentino Rossi ha riportato la frattura scomposta ed esposta di tibia e perone durante la seconda sessione di prove libere del Gp d'Italia, al Mugello.  Operato a Firenze, il pluricampione dovrà stare fermo 4 mesi. Il suo campionato del mondo è già finito. Rossi è caduto in uscita dalla curva Biondetti uno, mentre stava accelerando per immettersi nella Biondetti due. OPERAZIONE - Trasferito in elicottero al cto di Firenze, Rossi è stato messo sotto i ferri del dottor Roberto Bucchi, che non si  è sbilanciato in nessuna prognosi.  Prima di entrare in sala operatoria, il campione del mondo si è detto tranquillo, "aspetto con calma che i dottori facciano il meglio possibile". L'operazione è andata bene. PRIME VALUTAZIONI - "Valentino sta bene ma ha una brutta frattura". Parla il medico della clinica mobile Claudio Macchiagodena che lo ha visitato insieme a Claudio Costa nel centro medico del circuito. "E' una frattura più grave di quella che ci aspettavamo - spiega - Si tratta di una frattura esposta che interessa tibia e perone. E' stata subito ridotta per far tornare l'osso in posizione, sembra che non ci siano lesioni vascolari. Sto facendo fare un controllo radiologico e poi l'idea è di portarlo a Massa o a Firenze e decidere se è possibile operarlo tra qualche giorno. L'intervento non si può fare subito per non creare infezioni. Spero non ci siano complicazioni. I tempi? Almeno due-tre mesi. Non è la solita frattura delle ossa, è molto grave. La gamba si è spezzata, è uscito fuori l'osso che ha lesionato la pelle".

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