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Mal di testa: uccide i neuroni e restringe il cervello

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Non è un organo statico. Sotto stress può adattarsi e rispondere meglio alla nuova situazione

Tatiana Necchi
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Brutte notizie per chi soffre di mal di testa cronico. Secondo i risultati emersi da una recente ricerca condotta dall'Istituto neurologico Carlo Besta di Milano, l'emicrania uccide i neuroni e causa il restringimento del cervello. Secondo i ricercatori le persone che soffrono di mal di testa subiscono una rarefazione della sostanza grigia e di quella bianca, neuroni e strutture gliali di supporto, con un contemporaneo aumento compensatorio della densità delle aree del tronco encefalico. La perdita di massa cerebrale, sottolineano tuttavia i ricercatori, può esser recuperata con un'adeguata terapia. L'elasticità mentale degli emicranici è stata descritta dai ricercatori guidati da Gennaro Bussone, responsabile del Centro cefalee dell'Irccs lombardo e presidente dell'Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee), durante il IV Congresso Anircef in corso a Genova.  Stando a quanto spiegato dai ricercatori del team guidato da Bussone, il cervello umano non è così statico come si è soliti pensare. In situazioni di forte stress, come quello indotto da un continuo dolore dovuto dall'emicrania, può strutturalmente e metabolicamente adattarsi per rispondere meglio alla nuova situazione. Con una morfometria voxel, una moderna tecnica di risonanza volumetrica, Bussone e colleghi hanno fotografato il cervello di svariati pazienti colpiti da emicrania e cefalea tensiva. Mentre i primi perdevano neuroni nella cosiddetta area sopratentoriale, i secondi subivano lo stesso danno a livello dei circuiti corticali, implicati nel controllo del dolore. Questo ha suggerito che la perdita potesse esser direttamente collegata all'alterazione dovuta alla stimolazione dolorosa cronica. Per avere nuovamente un cervello in forma è sufficiente sottoporsi a pochi giorni di terapia.

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