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Crociere: ricettacolo di infezioni e microbi. Arriva l'allarme dall'Ue

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Enteriti, influenza e patologie respiratorie: sono alcuni dei "contrattempi" che possono capitare in nave

Tatiana Necchi
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Enteriti, influenza, patologie respiratorie, infezioni. Queste sono solo alcuni degli sgraditi “contrattempi” che sempre più spesso possono capitare in crociera. Il centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc), alla vigilia dell'estate, lancia l'allarme sull'aumento delle malattie trasmissibili sulle navi da crociera: malattie trasmesse tramite cibo, acqua o da persona a persona. Per queste ragioni l'Unione Europea ha varato il progetto “SHIPSAN Training Network”, per rafforzare la capacità di prevenzione e controllo dei focolai di malattia infettiva a bordo delle navi passeggeri. Nel rapporto viene spiegato che il mercato europeo delle navi da crociera e il numero di imbarchi annuale, sono cresciuti. Nel 2008 c'erano in Europa 66 linee di crociera composte dai 192 navi con capacità di 187mila passeggeri. C'è stato un aumento del mercato crocieristico del 41% in soli 3 anni. Sono oltre 5milioni i passeggeri che hanno scelto la crociera nella scorsa estate. Un boom che ha favorito, secondo l'Ecdc, l'aumento esponenziale di infezioni. In 4 anni sono stati rilevati numerosi focolai di morbillo, shigellosi, la malattia del legionario, norovirus e varicella. Nel 2008, ad esempio, su 5 navi da crociera sono stati trovati ben 8 focolai di varicella. Nel 2009, invece sono esplosi 2 focolai di influenza A, uno in una crociera nel Baltico e l'altro nel Mediterraneo. Mentre il Norovirus, sempre più diffuso sulle navi, ha portato a numerosi casi di gastroenteriti. Secondo gli esperti europei, occorre maggiore vigilanza e un registro continentale dei risultati delle ispezioni sulle navi in materia igienico-sanitaria. Anche perché le procedure di dichiarazione di eventuali focolai, quindi la dichiarazione marittima di sanità (MDH) da presentare alla locale autorità portuale, non è uniforme in tutti gli stati membri. Anzi non è neanche richiesta ovunque. Un sondaggio di "SHIPSAN" ha rilevato che solo nel 51% dei casi le autorità competenti hanno indagato sui focolai di infezione. Quindi è verosimile, addirittura, una sottostima complessiva delle malattie trasmissibili che si verificano a bordo di navi da crociera e traghetti nelle acque europee.

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