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Così l'Espresso usa le vittime della mafia

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Sul sito del settimanale le foto taroccate di Falcone e Borsellino

Paolo Franzoso
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L'Espresso insulta la memoria di Falcone e Borsellino con un fotomontaggio apparso, anche se solo per qualche ora nella mattinata di ieri, sul sito internet della testata giornalistica. I due magistrati antimafia portano il bavaglio, "incollato" sui loro volti con un giochino grafico. La tesi a cui si accompagna l'immagine è che i due, a causa della legge sulle intercettazioni, al giorno d'oggi non potrebbero svolgere egregiamente il proprio compito, come avevano fatto quand'erano in vita. Un accostamento a dir poco stridente tra lotta alla mafia, stragismo e isterie di sinistra. Pessimo gusto. A certe schiere sinistre non resta che riesumare i due magistrati vittime di Cosa Nostra e arruolarli come "testimonial" contro quella che travaglini e compagnia hanno definito "legge bavaglio", poco importa se tocca ricorrere a un escamotage di bassa lega allo scopo di dare un pugno allo stomaco del lettore. Su Libero oggi in edicola, Gianluigi Nuzzi e Filippo Facci affrontano l'argomento.

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