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Rocco Siffredi indagato a Chieti per evasione fiscale

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Ha creato una società fittizia in doversi paradisi fiscali. Si parla di 2milioni di euro

Tatiana Necchi
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Rocco Siffredi è indagato dalla Procura di Chieti per reati fiscali commessi tra il 2002 e il 2005. I redditi finiti sotto la lente degli investigatori sono quelli che Siffredi, già principe dei pornoattori e oggi produttore di film hard, avrebbe occultato all'erario attraverso la fittizia istituzione di società in diversi paradisi fiscali. L'iscrizione nel registro degli indagati, come apprende "Radiocor", deriva dagli accertamenti fiscali avviati lo scorso anno dalla tenenza della Guardia di Finanza di Ortona, coordinata dal comando provinciale di Chieti, che hanno portato ad accertare un'evasione complessiva di oltre 2milioni di euro, con evasione dell'Iva per circa 200mila euro. Secondo quanto si apprende, nei prossimi giorni Siffredi siglerà con l'Agenzia delle Entrate un verbale con adesione che dovrebbe portare al recupero di poco meno di 1milione di euro. Dagli accertamenti effettuati sul conto dell'attore e di sua moglie Rszsa Tassi, anche lei pornodiva e Miss Ungheria, è emerso che i due, residenti fino al 2005 in provincia di Chieti, avrebbero fissato la propria dimora a Roma, in una villa risultata intestata a una società britannica. 

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