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40 anni dopo sugli schermi il delitto Casati. Gli intrighi della marchese Fallarino e dei suoi amanti

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La casa produttrice Ares Film lancerà sugli schermi lo scandalo che fece impazzare la stampa nel 1970. Usi, abitudini e vita sessuale della Marchesa completamente a nudo

bonfanti ilaria
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Quarant'anni fa nella sera bollente del 30 agosto 1970, un delitto passionale ai Parioli, a Roma, ha fatto parlare l'Italia per mesi interi. Nell'elegante appartamento di Via Puccini, riverso su un letto,  giaceva il corpo senza vita di Anna Fallarino in Casati. Poco distante, in un altro angolo, sono stati ritrovati i corpi di Massimo Minorenti, il suo amante, e di Camillo Casati di Soncino, marchese, rampollo ricchissimo e viziato della nobiltà. E l'intrigo amoroso, dai contorni piuttosto morbosi, diventerà un film. La casa produttrice "Ares Film" ha infatti acquisito i diritti di riproduzione cinematografica della biografia "La marchesa Casati", di Mariateresa Fiumano, edita da Edizioni Anordest, appena uscita sul mercato. Ancora da definire rimane il regista che avrà il compito impegnativo di lanciare sul grande schermo uno degli scandali più controversi del secolo scorso. Sul delitto passionale le cronache dell'epoca impazzarono, soprattutto quando fu ritrovata la famosa "agenda verde" su cui Camillo Casati, marito di Anna Fallarino, riportava, fino allo sfinimento, gli incontri sessuali della moglie con alcuni sconosciuti, giovani e aitanti, che era lui stesso a organizzare, assistendovi in prima persona. E i contenuti del diario sono giunti nelle mani della stampa. Gli incontri e le doti amatorie della marchesa, 41enne, sono balzate subito in prima pagina, collocandole, inoltre, in un quadro di sesso, voyeurismo e deviazione, spinti all'estremo. Non sono state risparmiate nemmeno le foto erotiche della marchesa, circa 1.500, che sono state prontamente pubblicate da alcuni giornali, quali "L'Europeo" e "Men", affiancate a stralci del diario personale della donna. L'autrice del libro, Mariateresa Fiumanò, è figlia di un cugino della marchesa Anna Casati, e ha avuto la possibilità di frequentare assiduamente la strana coppia. La biografia non si concentra soltanto sugli aspetti incontrovertibilmente morbosi dei due, ma rafforza il loro singolare legame affettivo. E, secondo il criminologo Francesco Bruni, lo scandalo, che rese di pubblico dominio costumi sessuali completamente liberi, contribuì ad abbassare notevolmente il livello della censura in Italia, conducendo all'avvio di una vera e propria rivoluzione sessuale.

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