Mondiali, Calderoli contro gli azzurri
Il ministro del Carroccio: "Devolvere il premio all'Unità d'Italia?Abbiamo la ricerca sul cancro, i disoccupati: altre cose di cui preoccuparci"
Gli azzurri rientrano in Itala con la coda tra le gambe. E le polemiche, a due giorni dalla loro eliminazione dal Mondiale, non accennano a placarsi. Tra le tante, Roberto Calderoli torna ancora a discutere sulla proposta della Nazionale di devolvere parte dell'eventuale vincita alle cerimonie per i 150 anni dell'Unità. Cannavaro e Buffon lo avevano promesso: "La fondazione per le celebrazioni dell'Unità ha problemi di budget, e allora noi che siamo un simbolo che unisce il Paese intero abbiamo deciso: se andiamo a premio, ciascuno di noi contribuirà con una parte della somma, piccola o grande che sia, per dare risalto al valore dell'Italia unita". Ma il leghista Calderoli, che aveva chiesto ai calciatori di rinunciare ai loro premi e già allora non aveva gradito la risposta degli atleti, sembra proprio non aver digerito l'iniziativa, seppur rimasta solo nelle intenzioni: "Abbiamo la ricerca sul cancro, i disoccupati: altre cose di cui preoccuparci". La risposta degli atleti alla provocazione del ministro è stata "demagogica" ed è arrivata tardi quando "tutti sapevano, dopo due amichevoli, che si stava parlando d'aria, perché premi non se ne sarebbero visti". I calciatori sono "finiti ingloriosamente. Io di calcio non capisco nulla ma lì qualcuno ignorava che la palla fosse tonda", avendo perso con squadre che vedevano la palla "quadra". Intervenendo all'evento Le donne della Lega si incontrano Calderoli, infine, ricorda qual è il problema del calcio italiano, la presenza di troppi giocatori stranieri nel campionato: "Riportiamo a giocare a casa i nostri ragazzi".