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Usa, fermate dieci spie russe

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L'Fbi è sulle tracce di un dodicesimo sospettato. Mosca: "Accuse da Guerra fredda"

Eleonora Crisafulli
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Scattano le manette negli Stati Uniti per dieci spie russe. Mentre un undicesimo sospettato, identificato come Christopher Metsos, è ancora ricercato dall'Fbi. "Otto persone sono state arrestate domenica (tra Monclair in New Jersey e Yonkers, New UYorl, Manhattan, Boston e Arlington in Virginia) accusate di aver condotto azioni coperte a lungo termine per conto della Federazione Russa", si legge nella dichiarazione ufficiale, aggiungendo che gli altri due "sono sospettati di far parte dello stesso programma" di spionaggio. Tra i nomi dei fermati solo uno russo, Mikhail Semenko, gli altri sono inglesi, ispanici e italo-americani. Alcuni nomi, secondo fonti del Dipartimento della Giustizia, appartenevano ad americani defunti. Due gli atti di accusa presentati presso la US District Court for the Southern District of New York: per tutti gli 11, cospirazione per aver agito come agenti illegali della Federazione Russa all'interno degli Stati Uniti; per nove di loro, anche riciclaggio di denaro sporco. Per cinque un giudice federale di New York ha confermato la custodia cautelare. Non sono ancora incriminati formalmente Cynthia e Richard Murphy, Juan Lazaro, Vicky Pelaez e Anna Chapman, che restano comunque in custodia per possibile rischio di una loro   fuga. Se  riconosciuti colpevoli, le "spie" rischiano fino a 25 anni di carcere. A Mosca il Servizio di Spionaggio Esterno della Russia ha fatto sapere che non commenta l'annuncio. Resta in silenzio anche il premier Vladimir Putin. Ma il Cremlino sta studiando le accuse statunitensi e trova le informazioni finora raccolte "contraddittorie". Per Andrei Nesterenko, portavoce del ministero degli Esteri, le accuse "non hanno fondamento e sono volte ad altri vergognosi obiettivi. Non comprendiamo la ragione per cui il Dipartimento della Giustizia americano abbia fatto un annuncio nello spirito della Guerra Fredda. Tali incidenti", ha aggiunto, "avvenivano in passato, quando le nostre relazioni erano faticose. In ogni caso rammarica che tutto ciò accada sullo scenario di quell'azzeramento delle relazioni tra Russia e Stati Uniti annunciato dall'amministrazione USA".

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