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Lodo Alfano esteso a Premier e Ministri. Per i finiani non è un'emergenza. Bossi favorevole

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Il Senatur: "Al Presidente qualcosa gli si deve". Granata: "Non è l'emergenza primaria". Pd: "Siamo sconcertati"

bonfanti ilaria
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Nuove modifiche in arrivo per il Lodo Alfano. L'idea è quella di estendere ulteriormente lo scudo per al Premier e ai Ministri, prevedendo che la sospensione possa essere applicata anche per i processi cominciati prima dell'assunzione della carica. Nel testo attuale, infatti, vale solo per il Capo dello Stato. La proposta è contenuta nel parere sul Lodo che la Commissione Giustizia del Senato, presieduta da Filippo Berselli, dovrebbe consegnare giovedì alla Commissione degli Affari costituzionali. Secondo lo stesso Berselli, che ha messo a punto il parere, "sarebbe stato diverso il trattamento tra il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio e questo non sarebbe stato giusto". La proposta è quindi quella di uniformare il trattamento riservato al Presidente Napolitano anche al Premier Berlusconi e agli altri Ministri. I finiani hanno dubbi sull'estensione del lodo- Fabio Granata precisa al quotidiano online "Affaritaliani.it" di non avere ancora visto il testo, aggiungendo che "noi siamo da sempre favorevoli alla possibilità di garantire a Berlusconi di governare serenamente e, per questo, abbiamo votato in modo convinto il legittimo impedimento". Secondo Granata, però, in questo momento "non ci sembra una grande emergenza della Nazione parlare soltanto di lodi, intercettazioni e provvedimenti del genere, in particolare in una situazione economica come questa". E ha concluso sottolinenado che "E' chiaro che il governo detta l'agenda, ma poi si discuterà e si capirà". Il parlamentare finiano ha inoltre ribadito il fatto che "tendenzialmente, siamo favorevoli alla copertura per il Premier, essendo investito dalla volontà popolare. E preservare il Presidento del Consiglio da azioni giudiziarie, nella fase in cui esercita questa funzione importantissima, è un meccanismo presente in quasi tutti i Paesi occidentali", anche se "da qui a estendere il tutto anche ai Ministri, considerando quello che è avvenuto con il caso Brancher, fa sorgere più di una perplessità". Il "sì" di Bossi - E sulla proposta dell'allargamento del Lodo Alfano, arriva il "sì" di Umberto Bossi.  Il leader della Lega è infatti favorevole all'ipotesi di ampliare il ddl costituzionale, prevedendo impunità anche al Premier e ai Ministri . Secono il leader del Carroccio le modifiche sono " piccole cose", e ha aggiunto, sereno, che "Il Presidente del Consiglio deve badare a un Paese, qualcosa gli si deve". "Un errore che ha portato alla disparità di trattamento" - Nell'attuale testo si prevede che lo scudo possa valere nei confronti del Presidente della Repubblica "anche in relazione a fatti antecedenti all'assunzione della carica". Ma questa formulazione, sempre secondo quanto sostenuto da Berselli, "per un errore di chi ha messo a punto il testo, non è stata estesa al Presidente del Consiglio e ai Ministri". E la proposta sull'estensione dello scudo formulata dalla Commissione, vuole essere un modo per "ovviare questa disparità di trattamento".  Se il parere della Commissione Giustizia sarà accolto, lo scudo per il Premier e per i Ministri si potrebbe estendere ulteriormente e la sospensione scatterebbe anche per i processi cominciati prima dell'assunzione dell'incarico. La reazione del Pd - La proposta è stata immeditamente valutata "sconcertante" dal Pd. Donatella Ferranti, capogruppo in Commissione Giustizia della Camera, afferma che tale decisione "dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che non si tratta di un provvedimento con nobili intenzioni. Ripeto, è tutto molto sconcertante".

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