Ritrovato "dossier Dutroux" a Mechelen, chiesa belga nel caos
Durante le perquisizioni nell'arcivescovado sono stati trovati documenti sul pedofilo di Marcinelle
Si allarga lo scandalo della pedofilia che ha travolto la Chiesa belga. Nel corso delle perquisizioni all'arcivescovado di Mechelen, in Belgio, lo scorso 24 giugno, gli investigatori hanno infatti sequestrato anche del materiale riguardante il «mostro di Marcinelle», il pedofilo Marc Dutroux, all'ergastolo dopo aver rapito, sequestrato e violentato sei ragazzine, uccidendone quattro di loro. Sarebbero state rinvenute così decine di foto delle esumazioni dei corpi delle piccole Melissa e Julie. E' questo quanto riferito oggi dal quotidiano belga "Het Laatste Nieuws". Il materiale è stato ritrovato negli scantinati del palazzo dell'arcivescovado. La Chiesa belga invita alla prudenza e il portavoce dei Vescovi, Eric de Beukelaer, si dice "sorpreso dalla rivelazione". Il portavoce aggiunge, inoltre, di non "sapere niente in merito ai dossier" e spiega che, durante le perquisizioni e gli interrogatori, "nessuno ha fatto riferimento a tali documenti". Ha infine concluso, dichiarando "Sono stato interrogato io stesso, ma non sono mai stato sentito su queste carte. L'arcivescovado è enorme. Molti documenti sono stati inviati, ma non so niente. Bisogna essere prudenti". E, nel frattempo, l'ex primate della Chiesa del Belgio, il cardinale Godfried Danneels, è stato interrogato dalla Polizia, a Bruxelles, a seguito delle perquisizioni del 24 giugno scorso, nella sua abitazione. Sempre secondo l'agenzia di stampa Belga, il Cardinale Danneels, di 77 anni, è entrato in mattinata nella sede della polizia per essere ascoltato sul dossier. Il Cardinale è stato accusato da un sacerdote, ora in pensione, di non aver denunciato alcuni casi di pedofilia, commessi da membri del clero, nel periodo in cui era alla guida della Chiesa in Belgio, dal 1979 al 2009.