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Dopo la mozzarella blu, allarme per formaggio fluorescente

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Il latticino contaminato da batteri proviene dallo stesso stabilimento tedesco sotto inchiesta

Eleonora Crisafulli
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Dopo la mozzarella blu, arriva sulla tavola dei consumatori italiani anche il formaggio fluorescente. Ad avere la sgradevole sorpresa è stata una donna di Cuneo, che ha poi denunciato il caso del latticino alterato. Da qui la scoperta dei Nas che il formaggio "colorato" proviene dallo stesso stabilimento responsabile di aver messo in commercio mozzarelle blu. E la protesta della Coldiretti: "La scoperta del formaggio fluorescente venduto con marchi italiani ma prodotto nello stesso stabilimento tedesco della mozzarella blu rende ancora più scandaloso il mancato stop alla produzione annunciato dall'Unione Europea, ma smentito dall'azienda MilckWerc jager che ha provocato un allarme in tutta Europa". La Coldiretti, impegnata in una mobilitazione alle frontiere a difesa del Made in Italy, mette in guardia i consumatori dal formaggio a pasta filata tedesco contaminato dal batterio Pseudomonas fluorescens e venduto con nome italiano  “Primo prato”, con inganno per i consumatori e gravi danni di immagine per gli allevatori italiani. "Ancora più preoccupante" è il fatto che il primo allarme sulla presenza di prodotti caseari contaminati sembra essere giunto nel dicembre 2009 all'industria tedesca "per segnalazione di un agente commerciale italiano ed è stato completamente ignorato per un periodo di oltre sei mesi".

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