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Uganda, duplice attentato. 64 vittime e 65 feriti

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Le esplosioni hanno colpito gli spettatori in locali che trasmettevano la finale del Mondiale. L'atto terroristico rivendicato dagli Shabab

bonfanti ilaria
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Sono almeno 64 le persone rimaste uccise nel duplice attentato avvenuto ieri sera nella capitale dell'Uganda, Kampala. Secondo quanto riferito dalla Bbc, altre 65 persone sono rimaste ferite nelle esplosioni che hanno colpito gli spettatori che seguivano la finale del Mondiale, al "Kyadondo Rugby Club" e al ristorante "Ethipian Village", in città. L'ispettore generale della Polizia ugandese ha dichiarato - senza ombra di dubbio- che "le due bombe miravano inequivocabilmente alla folla che stava seguendo la partita". Oggi pomeriggio i miliziani islamici somali Shebab hanno rivendicato il duplice attentato di ieri sera a Kampala, in cui hanno perso la vita 74 persone.  In una dichiarazione alla stampa, il portavoce Ali Mohamoud Rage ha dichiarato: "Siamo responsabili di questo attacco perchè siamo in guerra con loro. Avevamo avvertito gli ugandesi di astenersi da qualsiasi azione (in Somalia), ci siamo rivolti ai loro leader e al popolo e non ci hanno mai ascoltato".   "Lanceremo altri attacchi se continueranno a uccidere il nostro popolo - ha aggiunto - si tratta di una misura difensiva contro gli ugandesi che sono venuti nel nostro Paese e hanno ucciso il nostro popolo. Si tratta di rappresaglia per le loro azioni". L'Uganda è stato il primo paese a inviare, nel marzo 2007, propri militari nell'ambito della forza di pace dell'Unione africana in Somalia (Amisom), forte oggi di 6.000 uomini. L'Amisom garantisce la sopravvivenza al fragile governo di transizione somalo, da mesi sotto l'attacco dei miliziani.

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