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Sarkozy, oggi il giorno "riforma pensioni". Governo approva

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Il consiglio dei Ministri del governo francese ha dato l'ok per l'innalzamento dell'età pensionabile a 62 anni. Ieri sera il discorso in tv

Tatiana Necchi
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Il Consiglio dei Ministri del governo francese ha approvato il testo del progetto di legge sulla riforma delle pensioni, considerata l'iniziativa legislativa più importante del secondo mandato del presidente francese, Nicolas Sarkozy. Ieri sera, nel suo intervento televisivo in diretta su France2, Sarkozy ha difeso a spada tratta le linee guida della riforma siglata dal ministro del Lavoro. Sarkozy ha ribadito che a portarla avanti sarà proprio lui, Eric Woerth, nonostante il ministro sia da settimane nell'occhio del ciclone, "calunniato" dalla stampa e dagli avversari politici. Woerth, infatti, è coinvolto in uno scandalo relativo a dei presunti finanziamenti illegali dell'Ump: nel 2007, in quanto tesoriere del partito, avrebbe ricevuto 150mila euro da Liliane Bettencourt (ereditiera dell'Oreal e considerata la donna più ricca di Francia) per finanziare la campagna elettorale di Sarkozy. «È un uomo profondamente onesto che ha subito calunnie e menzogne per tre settimane - ha dichiarato il presidente francese -  Eric Woerth è al di sopra di ogni sospetto». Il progetto – Il contenuto del progetto di legge non è stato toccato di una virgola, rispetto al testo presentato a metà giugno. Con l'approvazione del testo del progetto l'età pensionabile slitta a 62 anni. Ma nel progetto c'è di più. Infatti si parla anche di: un allineamento dei contributi dei funzionari pubblici ai livelli del settore privato e un aumento delle entrate nella misura di 4miliardi euro l'anno. «Io dico questo: l'età minima pensionabile a 62 anni non la tocco. Sul resto sono pronto ad ascoltare i diversi interlocutori - ha detto il presidente - Mi aspetto delle manifestazioni. So che ci saranno situazioni di sofferenza. Ma se dobbiamo ritirare un progetto utile per il Paese ogni volta che c'è una manifestazione, non faremo niente di utile per il Paese» ha insistito Sarkozy. Manifestazioni - Una giornata di scioperi e manifestazioni in difesa dei pensionati è prevista il 7 settembre, giorno in cui l'Assemblea nazionale comincerà l'esame del progetto di legge del governo. Infatti le organizzazioni sindacali hanno ribadito la loro assoluta opposizione al progetto: sette sindacati (CGT, CFDT, CFTC, FSU, Unsa, Solidaires e FO) hanno convocato manifestazioni: tutti i dirigenti nazionali si ritroveranno oggi simbolicamente davanti al ministero del Lavoro a Parigi. Previsti cortei anche in provincia. Il 24 giugno quasi 2milioni di persone erano scese in piazza per protestare contro la riforma. Dopo il passaggio in Consiglio dei ministri, il testo sarà discusso in commissione Affari sociali tra il 20 e il 22 luglio, poi in Assemblea plenaria a settembre. Rimpasto - Sarkozy ha poi confermato che, dopo il varo della riforma delle pensioni che avverrà a ottobre, ci sarà un rimpasto nel gabinetto. Faccenda che aveva già anticipato il 30 giugno: «Ci sarà una nuova tappa nella vita politica di questo governo dopo la riforma delle pensioni che sarà votata a fine ottobre».

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