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Scienziato iraniano "rapito" torna a Teheran

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Secondo le autorità della Repubblica islamica, Amiri era stato sequestrato dagli Stati Uniti

Eleonora Crisafulli
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Lo scienziato nucleare "rapito" torna a casa. L'iraniano Shahram Amiri, secondo Teheran era stato rapito dagli Stati Uniti e da lunedì sera si era rifugiato nella sezione di interessi iraniana presso l'ambasciata del Pakistan a Washington. Secondo quanto riferito dal portavoce del ministero iraniano degli Esteri, Ramin Mehmanparast, l'uomo si trova in buone condizioni fisiche e psicologiche, ha lasciato gli States ed è in viaggio verso l'Iran. "Grazie agli sforzi compiuti dalla Repubblica islamica e alla cooperazione dell'ambasciata del Pakistan a Washington, Shahram Amiri ha da qualche minuto lasciato il territorio americano diretto in Iran attraverso un terzo paese", ha detto Mehmanparast. Il portavoce ha infine affermato che Teheran continuerà a indagare sul coinvolgimento degli Usa nel "rapimento" di  Amiri. Il rapimento - Lo scienziato sarebbe  stato sequestrato durante un pellegrinaggio in Arabia Saudita dai servizi segreti americani e sauditi. Il mese scorso era stato diffuso un video in cui un uomo che diceva di essere lo scienziato sosteneva di essere riuscito a fuggire da una prigione della Cia in Virginia e di temere per la propria vita. Ma su Amiri le notizie sono contrastanti: a marzo la Abc aveva riferito che lo scienziato stava collaborando con la Cia, fornendo informazioni segrete sul programma atomico iraniano.

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