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Marea nera, altro rinvio per test di tenuta del "supertappo"

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La causa è una perdita in una condotta ad alta pressione. Il test era già slittato di un giorno

Tatiana Necchi
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Un altro rinvio – Era iniziato con 24 ore di ritardo il test della BP, con il beneplacito del governo, il cruciale test sulla nuova struttura di contenimento che dovrebbe fermare la fuoriuscita del pozzo di greggio Macondo del Golfo del Messico. Ma una perdita in una condotta ad alta pressione ha nuovamente ritardato l'avvio del test di tenuta del nuovo tappo posizionato. Il tappo era stato posizionato lunedì. A diffondere la notizia è lo stesso il gigante petrolifero britannico. "Nel corso dei preparativi del test, è stata rilevata una fuga su uno dei condotti", ha fatto sapere la BP in un comunicato. "La perdita - spiega la compagnia - è stata isolata e sarà riparata prima di procedere con il test". Questo consiste nel chiudere molto lentamente e a una a una le tre aperture del tappo da cui esce il petrolio, con l'obiettivo di bloccare completamente il getto, sorvegliando nel contempo i livelli della pressione che si formano dentro la "cupola". Intanto, i biologi statunitensi lanciano l'allarme: i danni provocati dalla marea nera sono stati sottostimati dal governo. Almeno 300-400 pellicani e centinaia di altri uccelli marini che avevano fatto delle coste della Louisiana il loro habitat sono ora ricoperti di petrolio. Decine quelli a esserlo "dalla testa alla coda". Oltre 3mila uccelli, lungo le coste del Golfo, sono morti o hanno subito gravi danni dalla fuoriuscita del greggio.

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