Cerca
Logo
Cerca
+

Draghi lancia l'allarme: redditi stagnanti e prospettive di lavoro incerte

default_image

Serve un rientro dagli squilibri nei conti pubblici. Il governatore della Banca d'Italia si dice fiducioso sull'esito degli stress test per le banche italiane

Tatiana Necchi
  • a
  • a
  • a

Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, lancia l'allarme e sottolinea che i redditi reali degli italiani ristagnano e le prospettive di occupazione sono incerte. È questa l'osservazione del governatore nel suo intervento all'assemblea ordinaria dell'Abi, trattando il tema dello stato dell'economia. A livello mondiale, dice, la ripresa "è diseguale, dalla tenuta incerta, ma prosegue". Il Fondo monetario Internazionale, ricorda il governatore, "stima una crescita del prodotto globale intorno al 4,5% quest'anno ed il prossimo: l'8-10% in alcuni grandi Paesi emergenti, l'1 o poco più nell'area euro". Ma, insiste: "la ripresa, trainata dalla crescita del commercio internazionale, rimane esposta a rischi: la perdurante debolezza della domanda interna nei nostri Paesi. Turbolenze nei mercati finanziari che, ancora fragili, reagiscono in maniera eccessiva all'acuita percezione dei rischi sovrani. Possibili tensioni inflazionistiche nei Paesi emergenti, che indurrebbero a politiche più restrittive".   L'economia italiana, rileva il governatore, "beneficia della ritrovata vivacità degli scambi internazionali". Il bollettino economico della Banca d'Italia, che viene diffuso oggi "presenta uno scenario per il biennio 2010-2011 in cui il volume delle esportazioni cresce del 9% quest'anno e del 5 il prossimo". Duqnue serve un rientro degli squilibri dei conti pubblici: "In tutti i paesi le politiche economiche sono più che mai intrecciate e interdipendenti nelle loro conseguenze. Un'accelerazione del rientro dagli squilibri nei conti pubblici è indispensabile – prosegue - L'effetto sulla ripresa sarà positivo se il risanamento contribuirà a ridurre gli spread sui titoli sovrani, che spesso costituiscono il benchmark per la determinazione del costo del credito da parte delle banche". Ma, sottolinea Draghi, "se la nube di incertezza che permane nei bilanci bancari non verrà rimossa, le difficoltà di provvista continueranno" Draghi, però, si dice fiducioso sull'esito degli stress test per le banche italiane: "I test per le banche italiane non potranno ovviamente che presentare risultati differenziati, ma sono fiducioso che mostreranno come le risorse patrimoniali delle singole aziende siano adeguate".

Dai blog