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Tangenti, chiesto rinvio a giudizio per Maldini

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L'ex capitano del Milan è accusato di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico

Eleonora Crisafulli
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Chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Maldini. L'ex capitano del Milan è accusato di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico, nell'ambito di un'inchiesta che vede coinvolte altre 42 persone per pratiche illecite. Gli indagati avrebbero cercato di ottenere trattamenti fiscali più favorevoli grazie alla collaborazione di Luciano Bressi, il funzionario dell'Agenzia delle entrate di Milano 1 arrestato nel giugno 2009 e riciclatosi commercialista per vip. Tra i personaggi coinvolti anche la moglie del calciatore, Adriana Fossa, per cui il pubblico ministero Paola Pirotta ha chiesto però l'archiviazione. Come riportato nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di Bressi, Maldini era stato intercettato il 26 gennaio 2009 mentre chiedeva a Bressi se era possibile fare una verifica fiscale su un futuro socio, Alessandro Paolo Baresi. L'ex rossonero, infatti, avrebbe doluto partecipare a un'operazione immobiliare in Toscana insieme a Baresi. È dunque accusato dal pm in concorso con Bressi di essersi introdotto abusivamente nel sistema informatico dell'Anagrafe tributaria per finalità non istituzionali. L'accusa di corruzione, invece, si riferisce agli illeciti fiscali e l'ammontare della mazzetta corrisponde all'onorario percepito dal funzionario in qualità di commercialista.

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