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Regionali Piemonte: sì al riconteggio delle schede

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Accolto il ricorso per le liste "Consumatori" e "Al Centro con Scanderebech" entrambe di sostegno a Cota. Respinto il ricorso per "Verdi verdi". Sospeso il giudizio per "Pensionati per Cota".

Tatiana Necchi
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Ricorsi elettorali parzialmente accolti dal Tar del Piemonte. Il caso riguarda presunte irregolarità. Per questo si va al riconteggio dei voti delle due liste di sostegno del governatore leghista Roberto Cota. Sono stati ammessi quelli presentati da Udc contro la lista "Al Centro con Scanderebech" e quello contro i "Consumatori". Respinto il ricorso presentato dalla Federazione dei verdi contro i “Verdi verdi”.  Per entrambi i ricorsi ammessi, comunque, sarà necessario il riconteggio delle schede: in totale sono 15mila i voti di Scanderebech e consumatori. Lo scarto tra Bresso e Cota alle scorse regionali è di 9mila voti.   Il nocciolo della questione è analizzare il voto degli elettori esaminando quanti hanno votato solo la lista, dichiarata nulla, e quanti invece hanno fatto il voto disgiunto cioè messo una seconda croce sul nome di Cota. Gli uffici elettorali hanno 30 giorni di tempo per farlo a partire dalla notificazione della sentenza. Il secondo ricorso, invece, riguarda presunte irregolarità di "Pensionati per Cota", lista per cui è stato eletto il consigliere Michele Giovine indagato per falso. Il Tar ha dato ai ricorrenti 60 giorni di tempo per presentare la querela per falso, atto necessario per permettere al giudice di proseguire l'esame di merito. Per entrambi i ricorsi respinte tutte le eccezioni preliminari. «Dal dispositivo si riconosce la solidità degli impianti dei ricorsi - è il commento a caldo della ex presidente Mercedes Bresso - Andare al riconteggio mi pare una decisione equilibrata, i cui effetti li vedremo nei termini stabiliti dai giudici». Per l'avvocato Luca Procacci, che assiste Cota, occorrerà "aspettare le motivazioni". «C'è comunque un aspetto positivo - ha detto - che è stato portato al centro dell'attenzione il tema dei voti assegnati al presidente. Dalle nostre verifiche abbiamo già visto che Cota non ha vinto grazie ai voti di lista, ma ha vinto per i voti dati direttamente a lui. Per questo confidiamo che il riconteggio confermerà la nostra tesi». La prossima udienza del Tar per il ricorso su "Scanderebech" e i "Consumatori" è stata fissata per il prossimo 7 ottobre mentre per quello sul caso Giovine si dovrà aspettare novembre. Le sentenze sui ricorsi sono arrivate dopo oltre quattro ore di udienza e sei ore di camera di consiglio. Il presidente Franco Bianchi ha letto il dispositivo all'una di notte. Estenuante e nervosa l'attesa nell'atrio di Palazzo Stabri per i legali di Bresso, coordinati dall'avvocato Enrico Piovano, e di quelli di Roberto Cota, rappresentato da Luca Procacci. Pochi i politici presenti, che però sono andati aumentando col passare delle ore. C'erano anche i ricorrenti Angelo Bonelli, presidente della Federazione dei Verdi e Luigina Staunovo, coordinatore nazionale dei Pensionati e invalidi per Bresso. Cota ha atteso a casa sua a Novara e Bresso a Barcellona, dove si trovava per una riunione del Comitato delle Regioni d'Europa. «Il risultato è chiaro: io ho vinto le elezioni proprio per i voti dati al presidente. Comunque faremo ricorso al Consiglio di Stato - ha commentato il governatore del Piemonte Roberto Cota, sulla alla decisione del Tar - Premesso che per la sentenza c'è il ricorso al Consiglio di Stato, che faremo, e premesso che devo ancora leggere tutto con attenzione  io ho vinto le elezioni proprio per i voti dati al presidente, che si attribuiscono in diversi modi, con voto congiunto e con voto disgiunto, in base a quanto prevede la legge. Proprio seguendo la legge il risultato è chiaro».

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