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Autobomba contro gli alpini in Afghanistan

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Nessun soldato è rimasto ferito. L'attentato a sole 48 ore dallo scontro a fuoco di Bala Murghab

Roberto Amaglio
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Mentre le forze armate italiane sono ancora in apprensione per le condizioni di salute di uno dei tre soldati feriti negli scontri a fuoco di Bala Murghab, si è registrato in Afghanistan un altro attentato a danni del nostro contingente e, più in particolare, al nono reggimento alpini del battaglione l'Aquila: intorno alle ore 16:30 locali, mentre il convoglio italiano stava attraversando la provincia occidentale di Farah per tornare alla base, un'autobomba ferma sul ciglio della strada è esplosa causando danni a uno dei mezzi militari. Fortunatamente, in questo blitz non si sono registrati feriti, ma semplicemente dei danni a un mezzo. Ritorno in Patria - Intanto i due soldati rimasti feriti a Bala Murghab torneranno in Italia solo domani mattina all'alba, con 12 ore di ritardo rispetto a quanto atteso. Attualmente ricoverati nell'ospedale di Herat, i due militari sono stati trattenuti in Afghanistan per terminare le specifiche terapie del caso prima di affrontare un volo di 8 ore. Il terzo militare, quello più grave, è partito per la Germania in mattinata, dove è giunto alle 11.30 italiane alla base di Ramstein. Ricoverato presso il locale ospedale militare americano, l'italiano è stato raggiunto da una equipe medica dell'ospedale militare del Celio, mentre i familiari hanno potuto raggingere il loro parente grazie ad un velivolo messo a loro disposizione dall'Aeronautica Militare.

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