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Stop ai tacchi alti: accorciano il polpaccio

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Belli ed estremamente sexy. Ma anche insidiosi perché dannosi per la salute

Tatiana Necchi
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Belli, estremamente sexy e amati da molte donne. Ma sono anche insidiosi perché dannosi per la salute, al punto da creare una vera e propria “dipendenza”. Stiamo parlando dei tacchi alti delle scarpe femminili che finiscono nell'occhio del ciclone e quindi sotto i riflettori degli studi di ricerca medica che li “boccia” senza mezzi termini. Secondo alcuni studiosi della Manchester Metropolitan University la permanenza della pianta del piede nell'innaturale posizione “in punta di piedi” creerebbe con il tempo un accorciamento delle fibre muscolari del polpaccio al punto da rendere difficile, e dolorosa, l'estiva discesa su ballerine o infradito. Il professor Marco Narici spiegato che sarebbe proprio questa la ragione per cui, soprattutto negli anni '50 ai tempi dei tacchi a spillo, molte donne registravano forti dolori e crampi cambiando scarpe d'estate. Ma un rimedio, comunque, c'è: si tratta di praticare dello stretching giornaliero dei tendini posteriori delle gambe ma, soprattutto, si devono alternare scarpe basse e scarpe alte per consentire momenti di “relax” ai muscoli irrigiditi. Esistono anche metodi più drastici. In India alcune cliniche di bellezza propongono un'inizione ai piedi che elimina il dolore da discesa a terra per almeno nove mesi. Il costo dell'intervento varia tra dalle 15mila alle 20mila rupie (circa 250-330 euro). Si tratta di una rapida immissione di acido ialuronico nella pianta del piede in grado di creare dei cuscinetti artificiali su cui poggiare le provate estremità.

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