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Ancora guai per Polansky

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Una ex modella lo accusa di stupro. Il fatto sarebbe avvenuto nella casa di Jack Nicholson

Tatiana Necchi
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Roman Polansky  ancora nei guai. Piovono nuove pesanti accuse di stupro. Edith Vogelhut, una ex modella, ha accusato il regista di averla ripetutamente violentata e sodomizzata a casa di Jack Nicholson nel 1974 quando aveva 21 anni. La donna ha riferito al sito web di gossip “RadarOnline.com” che aveva conosciuto Polansky a una cena dal produttore del “Padrino”, Robert Evans. Dopo si sono spostati da Nicholson dove c'era anche Warren Beatty. L'ex modella ha raccontato che in quella casa il regista le avrebbe fatto assumere delle droghe prima di ammanettarla e sodomizzarla più volte. «Ero consapevole che avremmo fatto sesso ma non mi aspettavo nulla fuori dall'ordinario, non mi aspettavo di essere sodomizzata», ha detto la Vogelhut. L'accusa di Vogelhut è la seconda che arriva da quando Polanski è stato arrestato l'anno scorso. Prima di lei anche l'attrice Charlotte Lewis in maggio aveva detto di avere subito abusi da Polanski negli anni '80 quando aveva 16 anni. Il regista, fuggito dagli Stati Uniti nel 1977 con l'accusa di avere violentato una ragazza di soli tredici anni, era stato arrestato lo scorso anno a Zurigo su mandato di cattura internazionale Usa. Dopo mesi passati in prigione e agli arresti domiciliari nel suo chalet di Gstaad, il 13 luglio la Svizzera ha però deciso di rimettere in libertà il regista respingendo la richiesta di estradizione della Giustizia americana.

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