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Alitalia annulla altri 50 voli

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Il governo precetta, ma invano

Albina Perri
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Alitalia ha previsto di cancellare anche mercoledì circa 50 voli per consentire un ulteriore riallineamento operativo. Ma i passeggeri potranno controllare i voli on-line. Come si dice: meglio di niente. Dalla mattina, dice infatti quel che resta della Compagnia di bandiera, «sarà possibile verificare le cancellazioni programmate per la giornata accedendo al sito www.alitalia.it e collegandosi al link stato del volo, oppure tramite palmare (mobile.alitalia.it), oppure chiamando il call center allo 06/2222. Ieri è stata un'altra giornata di passione per i viaggiatori in partenza con i voli Alitalia. Nonostante la precettazione decisa dal governo dopo che gruppi autonomi di assistenti di volo e piloti hanno indetto lo sciopero immediato di 24 ore a partire da lunedì alle 18. Provvedimento non osservato che assieme all'interruzione di pubblico servizio ha fatto aprire alla Procura della Repubblica di Roma un fascicolo contro ignoti. Così come ha fatto anche la Procura di Civitavecchia. Comportamenti illegali che il governo intende contrastare per garantire il diritto dei cittadini a muoversi. La giornata si è aperta con diverse cancellazioni. A Fiumicino, oltre all'annullamento dei voli, per tutta la notte si sono registrate lunghe file di passeggeri, fino a 60 metri, e bivacchi. Diciannove sono stati invece i voli cancellati negli aeroporti milanesi. Dure le parole del ministro dell' Interno, Roberto Maroni, interpellato a Varese sulle proteste di alcune sigle sindacali di Alitalia, a margine del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza: "Quello che è avvenuto ieri (lunedì, ndr), il picchetto davanti all'aeroporto, non potrà più avvenire, così come non dovrà più avvenire lo sciopero selvaggio, perchè è una violazione della legge. Ci troviamo di fronte a comportamenti illegali che noi intendiamo contrastare per garantire i cittadini e i loro diritti, in primo luogo quello di muoversi». Il ministro, rispondendo a una domanda, ha detto comunque di «non credere che verranno occupati gli aeroporti, non potranno essere occupati". E di "atti illegali" ha parlato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: "Ora c'è un problema di rispetto delle regole, delle leggi. Non è possibile che minoranze paralizzino il nostro sistema aeroportuale". Secondo Sacconi, "la precettazione deve essere rispettata e le sanzioni devono essere effettivamente applicate" e per questo motivo è necessaria una legge che regolamenti gli scioperi. "Ieri sono stati compiuti degli atti illegali", ha detto il ministro, "come realizzare un picchetto davanti all'accesso del personale di volo. È quindi necessaria anche una legge, di cui abbiamo già discusso in Consiglio dei ministri, e sulla quale consulteremo le parti sociali, per poi davvero iniziare l'iter parlamentare. Abbiamo bisogno di realizzare un migliore equilibrio tra tutela del diritto di sciopero e tutela dei diritti degli utenti dei servizi essenziali. E sulla "fermezza" punta anche Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl in Senato: "Credo che abbia ragione il governo nel mostrarsi deciso così come i lavoratori che credono nel futuro dell'azienda. Ci vuole fermezza su questa vicenda. Lo sciopero è un diritto", ha osservato Gasparri, "ma ci sono delle regole da rispettare". "Spero che la precettazione serva, altrimenti si metteranno nella completa illegalità e allora ci sono norme anche di ordine penale", ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, durante un'intervista a 'Panorama del giorno' di Canale 5. Il ministro ribadisce che "il governo non consentirà che una sigla sindacale autonoma possa paralizzare gli aeroporti e soprattutto non consentirà che una sigla possa mettere il veto ad una società che vuole investire e che salva 12.600 posti di lavoro con un piano industriale che il governo ha ritenuto apprezzabile".

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