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Si è spenta Suso Cecchi d'Amico

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È stata una sceneggiatrice e autrice tra le più feconde e di successo del cinema italiano. Aveva 96 anni

Tatiana Necchi
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È morta a Roma Suso Cecchi d'Amico, all'età di 96 anni, sceneggiatrice e autrice tra le più feconde e di successo del cinema italiano. Aveva lavorato con Fellini, Visconti e Zeffirelli. Ha collaborato con Flaiano e Zavattini. La sua firma, pseudonimo di Giovanna Cecchi D'Amico, è comparsa sulle locandine di film come “Ladri di biciclette”, “Miracolo a Milano”, “Bellissima” e “Il Gattopardo”. Nata a Roma nel 1914 in una famiglia di intellettuali (il padre era scrittore, la madre pittrice), inizia a dedicarsi al cinema dopo il secondo conflitto mondiale. Nel 1946 lavora al soggetto di "Mio figlio professore", interpretato da Aldo Fabrizi. Fu quello l'inizio di una carriera brillantissima. Nel '47 con Piero Tellini scrive "L'onorevole Angelina", impersonata da Anna Magnani, e l'anno dopo con Zavattini "Ladri di Biciclette". Nel '49 "Mura di Malpaga" di Renè Clement vince l'Oscar come miglior film straniero: la sceneggiatura era anche sua. Alla fine degli Anni '50 collabora con coppia Age-Scarpelli alla stesura della trama de "I soliti ignoti" di Mario Monicelli. Solidissimo il rapporto con Luchino Visconti. Oltre a "Bellissima", lavora con lui per "Senso", "Gattopardo", "Vaghe stelle dell'Orsa", "Lo straniero", "Ludwig", "Gruppo di famiglia in un interno" e "L'innocente". Impossibile citare tutti i titoli dei suoi film e gli autori con i quali ha lavorato: da Eduardo de Filippo a Franco Zeffirelli (per "Fratello sole e sorella luna" e "Gesù di Nazareth"), da Lugi Comencini a Festa Campanile, da Michelangelo Antonioni a Vittorio De Sica. Nel 1994 la mostra di Venezia le ha conferito il Leone d'Oro alla carriera.

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