Caos sindacati. Cgil: sciopero
Cisl: no ai cortei anti-Gelmini
Che confusione. Ora anche i sindacati sono nel caos più totale. Uno proclama lo sciopero, l'altro si tira indietro. Il terzo prende tempo. E all'indomani dell'incontro a palazzo Grazioli tra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, alcuni ministri, la presidentessa di Confindustria Emma Marcegaglia e i segretari di Cisl e Uil Bonanni e Angeletti, si consuma la rottura tra i sindacati confederali. Grande esclusa, infatti, la Cgil di Epifani. Dopo il vertice di martedì tra il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e i sindacati, la Cisl ha deciso di non prendere parte allo sciopero dell'università in programma per venerdì 14. La Uil ancora non sa che fare, e aspetta che i tempi siano maturi per prendere una decisione: "Non si sciopera per simpatia, ma perché non si hanno risposte concrete su problemi concreti", spiega il segretario Uil Università Alberto Civica: "dal ministro Gelmini eravamo insieme, non so come abbiano sentito delle rassicurazioni sui problemi sul tavolo". La decisione della revoca dello sciopero è stata presa perchè la Federazione Cisl-università e la Fir-Cisl (Ricerca) considerano positivamente l'incontro di ieri con il Ministro Gelmini. "Abbiamo deciso la revoca dello sciopero", spiega Antonio Marsilia, segretario generale Cisl Università, "perchè il ministro con il documento sottoscritto si è impegnato a modificare alcuni passaggi importanti della manovra governativa sull'università e a dare risposte concrete alle richieste contenute nella piattaforma per lo sciopero del 14 novembre. Vogliamo proseguire il confronto per arrivare a una riforma condivisa", ha concluso Marsilia. Intanto la Cgil annuncia una dura battaglia nei confronti del governo, dichiara di voler puntare sullo stop generale e indice lo sciopero per il 12 dicembre. La protesta è contro la manovra finanziaria del governo, la mancanza di interventi a supporto di salari e pensioni per fronteggiare la crisi e a sostegno delle richieste della confederazione di Corso Italia. Lo stesso giorno è in programma la mobilitazione dei metalmeccanici della Fiom. Lunedì la segreteria deciderà i dettagli della protesta, che sarà di almeno 4 ore. Le modalità saranno decise dalla segreteria confederale che si riunirà il prossimo lunedì. L'indicazione è quella di organizzarsi a livello provinciale e, laddove non sarà possibile, a livello regionale. È quindi escluso che ci sia una manifestazione nazionale a Roma perchè l' obiettivo è coinvolgere capillarmente le strutture territoriali. Restano invece confermate le mobilitazioni già proclamate per prossimi giorni e quindi quella dell'università del 14 novembre e lo sciopero dei lavoratori del commercio indetto per il 15 novembre. Confluirà invece nello sciopero generale l'annunciato sciopero Cgil di tutte le categorie del pubblico impiego previsto per dicembre. Guglielmo Epifani attacca frontalmente: «Quello che è accaduto martedì sera (cena con Berlusconi e lui unico grande escluo, ndr), se confermato, è gravissimo, una cosa senza precedenti. Il presidente Berlusconi dimostra così di non avere alcun rispetto nei confronti dei suoi interlocutori, quando esprimono opinioni diverse dalle sue. Sul tema della crisi il governo non prevede momenti formali di confronto con tutte le parti sociali, mentre quelli "riservati" li tiene solo con alcuni soggetti, escludendo la Cgil, l'Ugl e tutte le altre rappresentanze di impresa.