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Il sonno ideale è di 7 ore

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Uno studio "made in Usa" sottolinea che dormire troppo o poco aumenta il pericolo di malattie cardiovascolari

Tatiana Necchi
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La virtù sta nel mezzo, anche sotto le lenzuola. Parola di scienziati. Infatti, 7 ore di sonno a notte sono il “numero magico” per mantenersi in salute. Dormire troppo (9 ore o più), o troppo poco (5 ore o meno),   moltiplica invece il pericolo di malattie cardiovascolari. Particolarmente insidiosa la privazione di sonno: chi di norma non supera le 5 ore di riposo notturno rischia il cuore il doppio rispetto a chi totalizza 7 ore sul materasso. E il pericolo aumenta ulteriormente nel caso di donne e anziani. A mettere in guardia sia gli anoressici sia i bulinici di Morfeo è un nuovo studio pubblicato su “Sleep”, condotto dal Dipartimento di medicina di comunità della West Virginia School of Medicine di Morgantown, Stati Uniti. La ricerca, che corregge l'influenza di elementi fra cui abitudini di vita poco sane o malattie come diabete, pressione alta e depressione, suggerisce che "una durata anomala del sonno ha un effetto negativo sulla salute cardiovascolare - spiega Anoop Shankar, uno degli autori, che avverte - I disturbi del sonno possono rappresentare un fattore di rischio cardiovascolare anche nelle persone apparentemente sane". L'equipe americana ha analizzato i dati relativi a 30.397 adulti, partecipanti a un'indagine del 2005 in cui sono state raccolte  informazioni su fattori demografici e socioeconomici, stili di vita e salute. Al campione considerato, all'interno del quale sono stati registrati 2.146 casi di patologie cardiovascolari (angina, malattia coronarica, infarto o ictus), veniva chiesto di riferire in media il numero di ore di sonno nell'arco di una giornata. Gli scienziati Usa hanno così rilevato una probabilità di malattie cardiovascolari raddoppiata in chi dormiva massimo 5 ore a notte invece di 7, con un allarme rosso per donne e over 60. È emerso inoltre un rischio elevato, pur meno consistente, per chi dormiva 6 o 8 ore. Anche escludendo dall'analisi   diabetici e ipertesi, l'associazione fra durata del sonno e pericolo di ammalarsi di cuore restava alta per chi ogni notte dormiva 5 ore o meno, oppure 9 ore o più. Secondo gli autori, chi dorme troppo poco rischia di sviluppare problemi a cuore e vasi a causa di un'alterazione sonno-correlata delle funzioni endocrine e metaboliche. Chi al contrario indugia troppo sotto le coperte, ipotizzano gli esperti, rischia conseguenze cardiovascolari per problemi di respirazione o scarsa qualità del sonno. Alla luce dei dati ottenuti, i camici bianchi della West Virginia University considerano la durata abituale del sonno un'informazione importante da chiedere ai pazienti in un'ottica di medicina preventiva. E ricordano che in generale, nonostante il bisogno di riposo sia un parametro fisiologico soggettivo, per gli specialisti dell'Accademia americana di medicina del sonno la maggior parte degli adulti dovrebbe dormire dalle 7 alle 8 ore a notte.

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